Istantanee sul cinema italiano. Film, volti, idee del nuovo millennio (Close Up)

di SABRINA MASCELLARI, del 16 Settembre 2013

Da Close Up del 14/09/2013

Il cinema italiano sta bene. Dal 2000 a oggi la Settima Arte nostrana gode di ottima salute e nelle ultime stagioni sta vivendo un felice periodo di rinnovamento caratterizzato da notevoli scenari creativi e dall’affermazione di una nuova generazione di autori, interpreti e figure professionali nell’ambito della produzione. Questa, in sintesi, è la premessa – e al tempo stesso la conclusione – del volume proposto e curato da Franco Montini, giornalista e presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, e Vito Zagarrio, docente, regista e storico del cinema. Attraverso il punto di vista di una nutrita schiera di professori universitari, critici, studiosi e giornalisti di settore, i due autori presentano un’analisi complessiva e sintetica del cinema italiano degli ultimi dodici anni di produzione, senza tralasciare il passato cui rivolgono uno sguardo attento e comparativo, anche se fugace. La visione d’insieme adottata nel saggio è quella dei fotogrammi (le Istantanee nel titolo) che fissano una realtà mobile, complessa e mutevole con il duplice intento di “fare il punto della situazione” in un dato momento e di provare a individuare le possibili tendenze future dell’industria audiovisiva italiana offrendo al tempo stesso alcuni motivi di riflessione.
Il volume, edito da Rubbettino nel 2012 e presentato a marzo di quest’anno, si compone di venticinque piccoli saggi firmati da diciotto autori (inclusi i curatori) e modulati su cinque sezioni tematiche (Il contesto produttivo, Generi e Autorialità, Attori e attrici, Il cinema del reale e Immagini di parole) che rendono agevole anche la sola consultazione del saggio in base all’interesse per un determinato argomento.
La parte iniziale offre un esame sintetico dei contesti produttivi dell’industria cinematografica italiana con particolare riguardo al ruolo del produttore, alle procedure di finanziamento dei comparti cinematografici, al sostegno economico dello Stato, al Fus, alla detassazione e alle attività della Direzione Generale per il Cinema del MIBAC. Argomenti validi, corredati da puntuali riferimenti normativi, e attualmente molto dibattuti che, però, in alcuni passaggi hanno il sapore monotono del “divulgativo” quando si traducono in una serie di nozioni tecniche e fiscali non sempre accessibili e tuttavia alleggerite da un interessante capitolo sul digitale nel cinema italiano che chiude la prima sezione del volume.
Più diluita e cospicua è la parte centrale del saggio dedicata ai generi, all’autorialità e agli interpreti con brani riservati ai registi che si sono affermati a livello internazionale (Garrone, Salvatores, Sorrentino e Tornatore), al caso Dario Argento come raro esempio di autore di “genere”, al cinema di Mazzacurati in bilico tra commedia e noir e considerazioni generali, a tratti ridondanti per l’unanimità di opinioni tra i diversi autori, sulla difficoltà in Italia di individuare i generi cinematografici visto che non esiste un’industria forte del cinema come quella statunitense dello studio system. La sezione intitolata Attori e attrici spazia tra diversi argomenti: dal metodo di recitazione dei moderni interpreti italiani all’analisi dei film più rappresentativi della nuova generazione di attori ( L’ultimo bacio, La meglio gioventù e Romanzo criminale ) passando per i caratteristi e i numerosi interpeti che alternano il cinema al teatro, alla fiction televisiva e alla regia.
Il documentario italiano contemporaneo e i rapporti tra cinema e letteratura sono i temi approfonditi nella parte conclusiva del saggio che risulta anche la più interessante tra le istantanee contenute nel libro. Nella sezione intitolata Il Cinema del reale i diversi autori descrivono e analizzano la riscoperta del documentario nel nuovo millennio, il suo percorso rivoluzionario e imprevedibile, il rapporto con la politica e la sua crescente rilevanza in quanto “genere” non inferiore al cinema di narrazione, così come dimostrato dall’assegnazione del Leone d’oro a Sacro Gra di Gianfranco Rosi alla settantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Immagini di parole offre un’accurata analisi sul cinema che attinge alla narrativa contemporanea, sugli scrittori più “visivi” delle ultime generazioni, sui romanzieri-sceneggiatori (e viceversa) e sulla convergenza tra industria cinematografica ed editoriale.
Istantanee sul cinema italiano è dunque un volume interessante che propone un’analisi esauriente, minuziosa e obiettiva in quanto filtrata da numerosi e diversi punti di vista che conferiscono al testo essenzialità, agilità e attualità. E’ un libro-documento per cinefili, studenti e studiosi, ma anche per i tanti detrattori del cinema italiano, un cinema sempre pulsante e che, come sostengono Montini e Zagarrio, promette ancora tante sorprese.

DI SABRINA MASCELLARI

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