Premio Troccoli Magna Graecia a “Storia segreta del PCI”. Ecco le motivazioni

del 28 Maggio 2014

Rocco Turi

Storia segreta del Pci

Dai partigiani al caso Moro

Nel corso della cerimonia conclusiva del “Premio Troccoli Magna Graecia″,tenuta al teatro comunale di Cassano, il sociologo Rocco Turi ha fatto emergere la verità sul caso Moro nel libro Storia segreta del Pci, (Rubbettino Editore).

“La giuria del Premio – ha osservato il prof. Rocco Turi – ha avuto un bel coraggio nel premiare Storia segreta del Pci (Rubbettino), saggio che affonda le sue radici nel 1983 quando i lavori della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla strage di via Fani si conclusero con risultati insoddisfacenti e fuorvianti”. A Turi, quindi abbiamo rivolto alcune domande:

– Lei sostiene che i lavori della Commissione nacquero su presupposti inefficaci e conflittuali: perché?

“Era previsto che la Commissione avrebbe dovuto ultimare i suoi lavori entro otto mesi dal suo insediamento e invece furono promulgate ben cinque leggi per ulteriori indagini. Considerata la qualità dei risultati ottenuti sembra quasi scandaloso. Ma il Partito comunista italiano avrebbe desiderato un dibattito parlamentare piuttosto che nominare una Commissione d’Inchiesta. Tuttavia, solo apparentemente l’inciucio con la Democrazia cristiana non ebbe esito perché il tempo di proroga servì proprio a smussare i contrasti. Il Pci – aggiunge Turi – controllò i lavori della Commissione allo scopo di giungere a un risultato politicamente corretto che escludesse qualsiasi responsabilità attribuita a soggetti legati al comunismo e organizzazioni di oltre cortina di ferro. Il Pci riuscì a concludere i lavori con una Relazione di maggioranza che comprese anche il voto favorevole della Democrazia cristiana e di quasi tutti i componenti la Commissione. Furono compilate anche alcune Relazioni di minoranza che tracciavano responsabilitàpolitiche ben diverse, ma di esse il grande pubblico non fu mai informato.”

– Secondo le sue ricerche qual era lo scenario politico europeo?

“Il Governo italiano sapeva che il caso Moro era inserito in un contesto politico di oltre cortina, ma – come spesso accade in Italia – avrebbe preferito che altri ne rivelassero lo scenario. D’altra parte, lo storico inciucio Pci-Dc, appena dimostrato con il comune voto favorevole alla Relazione di maggioranza sulla Commissione d’Inchiesta su via Fani, non permetteva che la Democrazia cristiana deviasse dall’accordo raggiunto dopo tre anni. Attraverso un accordo fra Governi fu attribuita una borsa di studio per cercare in Cecoslovacchia le tracce sul caso Moro.”

– Allora quale fu la verità sul caso Moro?

“I vari libri pubblicati – replica Turi – aventi per obiettivo la responsabilità di Democrazia cristiana e degli Stati Uniti d’America, nonché di altre organizzazioni rigorosamente occidentali o mediorientali, aumentarono a tassi crescenti. Su verità incredibili molti autori costruirono lungimiranti carriere e lo scopo era di blindare la conoscenza politicamente corretta del caso Moro. E’ noto in Italia, infatti, che quando una pseudo verità viene più volte confermata essa diventa dogma. E’ noto altresì che migliaia di titoli fino a ora pubblicati, praticamente fuorvianti, servono oggi a contrastare il cammino dell’unico volume che, dopo 35 anni, abbia risolto definitivamente la questione politica relativa al caso Moro: Storia segreta del Pci.”

– A quali risultati approdarono le sue ricerche in Cecoslovacchia?

“I partigiani della Volante Rossa che nel dopoguerra avevano commesso reati in Italia furono aiutati dal Pci a fuggire in Cecoslovacchia; per rendere l’ospitalità ricevuta essi si misero al servizio del Paese che li accolse e fondarono la Gladio Rossa, organizzazione che partecipò alle iniziative politiche per contrastare in Italia il nascente compromesso storico.”

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