Scomunica ai mafiosi? (settimananews.it)

di Armando Matteo, del 18 Gennaio 2019

Vincenzo Bertolone

Scomunica ai mafiosi?

Contributi per un dibattito

L’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, ha dato recentemente alle stampe un interessante quanto acuto saggio dal titolo Scomunica ai mafiosi? Contributi per un dibattito (Rubbettino 2018). L’interesse precipuo del testo è relativo alla possibilità di «introdurre nell’ordinamento canonico universale una censura di scomunica di latae sententiae automaticamente irrogata (secondo il Codice di diritto canonico latino) nei confronti degli appartenenti alle associazioni mafiose, rei di comportamenti criminali e corrotti che ledono la comunione ecclesiastica».

La prospettiva cui ora l’autore, partendo dal tema annunciato, fa partecipe il lettore si presenta sin da subito ampia e ricca di stimoli di riflessione. Ed in un certo senso va proprio al cuore della questione di come la comunità dei credenti è chiamata a relazionarsi con quei fenomeni criminali che la lingua diffusa chiama ormai globalmente «mafie».

L’affondo precipuo del saggio è quello di mostrare che l’affiliazione a queste mafie costituisce, in verità, un vero e proprio rifiuto del Vangelo. Essa non riguarda solo i gesti criminali commessi, più radicalmente spalanca ad un modus vivendicomplessivo, ad una sorta di «religione capovolta», che di fatto estromette chi la pratica non solo contro ma più semplicemente fuori dalla Chiesa.

Alla luce di questa ermeneutica fondamentale del fenomeno mafia, il vescovo Bertolone definisce compito preciso della comunità, certamente, quello di denunciarne il male prodotto, ma anche quello di far tutto ciò che è possibile per risvegliare alla coscienza di bene coloro che ne fanno parte. Oltre che di lavorare affinché altri non si lasciano persuadere a percorrerne la via. Ed è in questo contesto che si affaccia la questione “della scomunica ai mafiosi”, di cui il testo prende in considerazione, con intelligenza e profondità, tutti gli aspetti.

Una particolare menzione meritano, poi, le stupende pagine dedicate al martirio di don Pino Puglisi, cui l’autore ha già altre volte dedicato la sua attenzione; non per ultimo, essendone stato il postulatore della causa di canonizzazione.

Il saggio è, infine, arricchito dalla Prefazione di Francesco P. Casavola e dalla Postfazione di Marcello Gallo.

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