“I cannibali di Mao”: ecco come la Cina rurale è diventata una superpotenza (larivieraonline.com)

di Rosalba Topini, del 1 Marzo 2020

Marco Lupis

I Cannibali di Mao

La nuova Cina alla conquista del Mondo

In un periodo in cui sui telegiornali e i social network impazzano le notizie sul Coronavirus o, per dirla in maniera scientifica, sul Covid-19, sabato 22 febbraio, alla Mondadori Bookstore di Siderno, è stato presentato il libro del giornalista originario di Grotteria Marco Lupis dal titolo “I cannibali di Mao. La nuova Cina alla conquista del mondo”, edito da Rubbettino.
Il dibattito, moderato dalla giornalista Maria Teresa D’Agostino, è risultato molto legato all’attualità, considerato che l’autore è stato in Cina durante il periodo della SARS, che ha spaventato il mondo tra il 2002 e il 2003. Un capitolo del libro è infatti totalmente dedicato a questa malattia, all’epoca sconosciuta, alla quale diedero il nome di “Severe Acute Respiratory Syndrome” (Sindrome Acuta Respiratoria Grave) da cui deriva la sigla “SARS”. Naturalmente, ascoltando il racconto di Lupis, è stato inevitabile il confronto sulla preoccupazione che tutto il mondo sta vivendo oggi a causa di una nuova malattia virale. “Il Coronavirus si chiama anche SARS-CoV-2 – ha spiegato il giornalista a riguardo. – Non è altro che una nuova SARS. Non lo dicono perché pensano che faccia meno paura”.
Il saggio, vincitore del Premio Città di Como come miglior libro per il giornalismo di viaggio 2019, è un diario lungo 25 anni in cui è descritto l’amore che il suo autore sente nei confronti del continente asiatico e del popolo cinese fin dal 1995, quando, da giovane reporter, è atterrato per la prima volta nell’aeroporto Kai Tak di Hong Kong. Egli racconta di come, agli inizi degli anni ’90, la Cina fosse una nazione povera, rurale, in cui una larga parte della popolazione faceva la fame; oggi domina invece il mercato high-tech mondiale, assume il controllo economico e finanziario di intere nazioni.
Lupis ci spiega l’origine del nuovo potere globale cinese, quali sono le sue radici e dove ci sta portando e ha ricordato, infine, il legame con Tiziano Terzani, alla quale lo ha unito un’amore così forte per l’oriente da non essere un caso se Angela Terzani Staude ha detto dell’opera “Tiziano avrebbe amato questo libro”, citazione che viene riportata sulla copertina.
“I cannibali di Mao” è un libro ricco di notizie, di avventure, di testimonianze e di emozioni. Grazie a esso si comprende che la Cina non è solo SARS o Coronavirus, ma è un mondo a lungo trascurato, un mondo che per secoli è rimasto nascosto per poi mostrarsi all’improvviso in tutte le sue sfaccettature.

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