Il cibo. Respiro dell’anima, energia per la vita, nutrimento della pace (informazione.it)

di Redazione, del 2 Dicembre 2017

Benito Perrone

Il cibo

respiro dell’anima, energia per la vita, nutrimento della pace. I lasciti di Expo 2015

I lasciti di Expo 2015 nel volume di Benito Perrone, avvocato umanista
IL CIBO. RESPIRO DELL’ANIMA, ENERGIA PER LA VITA, NUTRIMENTO DELLA PACE 

Il cibo è una necessità vitale della persona ed è un fondamento del vivere liberi. Inscindibile dal diritto alla vita, il diritto al cibo è, quindi, un aspetto decisivo del patrimonio giuridico di ogni persona. In questa prospettiva, il volume di Benito Perrone “Il cibo. Respiro dell’anima, energia per la vita, nutrimento della pace” (Rubbettino editore) indaga le attuali politiche sull’alimentazione, food safety e food security e la possibilità di configurare un diritto al cibo. Per ragioni di giustizia e come “nutrimento della pace”. A fronte dei numeri assurdi della fame, della malnutrizione e dello spreco stimato dalla FAO in un terzo dell’intera produzione mondiale pari a 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti inutilizzati e distrutti, sufficienti per i 2 miliardi di persone non nutrite a sufficienza, inclusi 800 milioni di persone, moltissimi i bambini, che soffrono e muoiono di fame. Lo spreco alimentare in Italia è stimato in 8 miliardi di euro all’anno.

Expo 2015 aveva quale messaggio due finalità: Nutrire il pianeta ed Energie per la vita, sviluppate nella mirabile Carta di Milano, vero lascito dell’Esposizione Universale, cui si è affiancato il Manifesto dell’Avvocatura sottoscritto da centinaia di avvocati italiani e stranieri; mentre i sindaci di 137 grandi città del mondo hanno sostenuto il Milan Urban food policy pact promosso dal Comune di Milano, un vero e proprio patto sulle politiche alimentari urbane: tutti percorsi di condivisione e di sensibilizzazione. Perrone, nella sua opera – scrive nella prefazione Remo Danovi, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano – ne analizza i temi in modo sistematico, a partire dal punto di vista giuridico fino alle conseguenze pratiche ed economiche, ricucendo simbolicamente l’Italia citando alcune iniziative locali, da Milano a Bergamo, dall’Abruzzo alla Basilicata.

Livia Pomodoro, presidente del Milan Center for Food Law and Policy impegnato in numerose iniziative nazionali e internazionali per la tutela del diritto al cibo ed al cibo adeguato, nella postfazione del volume sottolinea la straordinarietà dei risultati raggiunti da Expo con Milano destinata a rimanere capitale mondiale della nutrizione e di tutti i diritti umani ad essa connessi

“Dacci oggi il nostro pane quotidiano” è stato l’accorato grido di Papa Francesco in occasione di Expo: perché essa non si limiti ad essere un ”tema” ma sia accompagnata dalla “coscienza dei volti” di milioni di persone che oggi hanno fame. Perché tutti vengano coinvolti in un grande progetto di solidarietà. Aggiungendo: Dio chiama l’umanità perché smetta finalmente di abusare del giardino che Egli ci ha affidato, perché tutti possano mangiare dei frutti di questo giardino.

La spinta di Expo prosegue ben oltre il semestre espositivo e alimenta gli obiettivi e l’azione dell’Onu. L’affermazione dei diritti e il mantenimento degli impegni trovano, si sa, molti ostacoli. Ma la storia insegna che la comunità umana pur tra contraddizioni, arretramenti, guerre economiche o di sterminio, progredisce.

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