«Calabria cuore dell’Europa» (Il Quotidiano)

di Giusy D'Angelo, del 28 Luglio 2015

Da Il Quotidiano 18 Luglio

ROMBIOLO – Dalla sinergica collaborazione tra il Sistema bibliotecario vibonese e l’amministrazione comunale si è inaugurata la prima edizione del “Festival del libro”. Il ciclo di incontri, avviato con la presentazione de “Il gran Capitan ed il mistero della Madonna nera”, interesserà tutto il periodo estivo. La serata, svolta in Piazza Italia, si è aperta con i saluti dell’assessore alla Cultura Luisa Ferrazzo e del sindaco Giuseppe Navarra. Questi in particolare, nel descrivere le iniziative promosse negli anni, tra cui il noto premio letterario “Il Telaio”, ha definito l’iniziativa quale strumento per invogliare la cittadinanza alla lettura e alla conoscenza di
autori calabresi. Santo Gioffrè, già vincitore della prima edizione de “Il Telaio”, con il suo “Gran Capitan” risulta tra i finalisti dell’edizione 2015 del Premio Tropea. Il volume, edito Rubbettino, racconta di una Calabria sospesa tra il mito e la storia.
Attraverso la vicenda personale di Gonzalo Fernàndez de Còrdoba, generale spagnolo alla corte di Isabella di Castiglia, inviato in Italia dal re Ferdinando il Cattolico
per combattere i francesi e difendere il Regno di Napoli, si traccia il profilo di una delle terre più contese: «In Calabria – ha fatto presente l’autore – si scontrarono Francia e Spagna per il controllo di un’area ritenuta cuore d’Europa». E proprio qui si fronteggiarono, in battaglie epocali, eserciti composti anche da 30 mila uomini. Si determinò, proprio all’alba del 1500, un nuovo modo di concepire e vivere la guerra, «da armi da taglio all’impiego di armi da fuoco, la morte del nemico era diventata anonima, quasi inconsapevole».
In questo scenario di incertezze, si dipana la vicenda storica del generale spagnolo, il quale si distinse per le qualità organizzative, per il coraggio e la ferocia in battaglia. In 259 pagine si celebra l’epopea di un uomo che dovette conquistare la sua fortuna con il valore: «La maturazione della sua coscienza, resa possibile attraverso l’amore di una donna, lo porterà anche ad avere maggiore rispetto nei confronti dei prigionieri» . L’elemento mistico è rappresentato
dal culto della Madonna nera di Seminara.
L’effige lignea, la più antica della Calabria (secondo esami al carbonio datata tra 1050-1080), avrebbe subìto diverse trasformazioni in base agli “umori” teologici del tempo. Oltre ai contributi di Vincenzo Pagnotta, Michelangelo Miceli e Maria Rosa Loscrì, nella serata coordinata dal direttore del Sbv Gilberto Floriani, sono stati letti alcuni brani tratti dal testo dall’attrice Dolores Mazzeo. La partecipata iniziativa potrebbe far seguito ad altre iniziative future: «La positiva risposta da parte della cittadinanza – ha assicurato l’assessore alla Cultura Ferrazzo – consentirà la promozione di ulteriori occasioni di confronto in piazza su tematiche diverse, quali la storia, la politica, la religione»

Di Giusy D’Angelo

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