De Gaulle e il suo tempo

del 21 Maggio 2013

Da Il Denaro – 17 maggio 2013

Un saggio tenta una comparazione fra le vicende della Francia e dell’Italia
Charles De Gaulle è stata una delle figure preminenti del Novecento. L’unico uomo dello scorso secolo che ha avuto la capacità di salvare il proprio Paese dall’abisso in ben due occasioni: dopo la disfatta del 1940, quando decise di non rassegnarsi alla sconfitta rappresentando la dignità e le ambizioni della patria in esilio; al tempo della crisi algerina, disinnescando una guerra civile ormai sul punto di esplodere. Gaetano Quagliariello, su di lui e sul fenomeno del quale fu iniziatore – il gaullismo- ha scritto una fondamentale monografia nel 2003 (De Gaulle e il gollismo, Il Mulino, Bologna). È poi tornato sull’argomento nel corso degli anni, con opere pubblicate in italiano e in francese. In questa nuova edizione del suo lavoro, interamente riveduto, aggiunge alla sua riflessione un aspetto del tutto inedito: interpretare il gaullismo anche in virtù di una comparazione possibile tra Italia e Francia del secondo dopoguerra, che evidenzi somiglianze e diversità, a partire da una visione unitaria della storia nazionale dei due Paesi. In questo solco, egli ripercorre in particolare la parabola e il peso del partito politico e analizza il rapporto con l’elemento carismatico. Ne scaturisce una lettura che porta la storia ad attualizzarsi e a proporsi con ancora più forza come “maestra di vita”, in grado di dispensare consigli e ammonimenti per il presente e per le scelte fondamentali alle quali ci chiama.

Chi è

Napoli 23 aprile 1960. Politico. Politologo. Ministro delle Riforme costituzionali del governo Letta dal 28 aprile 2013. Eletto al Senato nel 2006, 2008 e 2013 (An, Pdl). 1130 marzo 2013 è stato nominato da Giorgio Napolitano tra i dieci componenti dei due gruppi di lavoro incaricati di definire «proposte programmatiche» utili alla formazione di un nuovo governo. Fa parte del gruppo di “saggi” al lavoro sulle riforme istituzionali (“Non sono un saggio – afferma – , sono un uomo di partito e conosco gli obblighi nei confronti del mio partito. Li ho espletati tutti”). Insegna Storia dei partiti politici alla Luiss di Roma. È presidente e fondatore della Fondazione Magna Carta dal 2003.

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