Esce in libreria il diario di Drita Çomo, l’Anna Frank d’Albania

del 8 Maggio 2012

Sarà in libreria il prossimo 16 maggio il libro di Drita Çomo, intitolato Luce che sgorga dall’abisso con prefazione di Ismail Kadare.
Drita era una giovane ragazza albanese, una poetessa, morta a soli ventitre anni. Era figlia di Liri Belishova, uno dei leader della Gioventù durante la Guerra Antifascista di Liberazione Nazionale e, per alcuni anni, membro del Bureau Politico.
Il padre di Drita, Maqo Çomo, era un leader partigiano che più tardi era stato anche Ministro dell’Agricoltura. Nel 1960, poco dopo l’avvento del comunismo in Albania, i due furono condannati in quanto “revisionisti” e, pertanto, “nemici del Partito del popolo”.
Quando arrestarono i genitori Drita aveva solo due anni. Trascorse l’infanzia e la giovinezza nel terrore e nell’ansia della dittatura e di un cancro che presto l’avrebbe portata via all’età di soli 23 anni.
La vita di questa giovane donna ha ben rappresentato la parabola dei dissidenti albanesi oppressi dallo stato, torturati nei campi di internamento e, spesso, lacerati anche da storie personali che si intrecciano in maniera indissolubile con le vicende politiche di cui sono stati, loro malgrado, protagonisti. Drita morì nel letto di un’ospedale oncologico nel 1981. Scrisse per sé il diario e le poesie senza sapere che un giorno sarebbero stati pubblicati. Questi testi, già apparsi in Albania e in Francia, giungono oggi al lettore italiano, accompagnati da una superba introduzione di Ismail Kadare.

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