Donne crocifisse, la vergogna della tratta raccontata dalla strada (ilmascalzone.it)

del 28 Febbraio 2020

Aldo Buonaiuto

Donne crocifisse

La vergogna della tratta raccontata dalla strada

San Benedetto del Tronto – In seguito all’ordinanza della Regione Marche relativa all’emergenza sanitaria connessa al COVID – 19, è rimandata a data da destinarsi la presentazione del libro “DONNE CROCIFISSE, la vergogna della tratta raccontata dalla strada” (edizioni Rubettino), prevista oggi 27 febbraio 2020 alle h. 18, presso la storica location di Palazzo Bice Piacentini di San Benedetto del Tronto. 

Fortemente voluta dall’ *UCID* ( *Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti* ) oggi si sarebbe dovuto trattare lo scottante tema della Tratta degli esseri umani, con l’autore del libro, don Aldo Bonaiuto, antropologo ed esorcista, Don Aldo Buonaiuto, sacerdote di frontiera della comunità Papa Giovanni XXIII, direttore del quotidiano digitale In Terris e vincitore dell’edizione 2019 del Premio giornalismo d’inchiesta nel settore sociale all’ottavo Festival delle Marche, Con lui avrebbero interloquito *S.E. Mons. Carlo Bresciani* , il Sindaco di S Benedetto del Tronto *Pasqualino Piunti,* l’Assessore alla Pace, alle Pari Opportunità e alle Politiche di Inclusione ed Integrazione *Antonella Baiocchi* , e naturalmente il Presidente Provinciale UCID *Guido Castelli* . 

Il libro libro affronta il tema della Tratta dall’antichità fino ad arrivare ai giorni nostri, attraverso la storia di Mary, 18 anni, ex bambina soldato, vittima della mafia nigenriana, venduta come una bestia, violentata, costretta ad abortire più volte, che si è ribellata al suo destino da Killer. Una storia che ha commosso anche *Papa Grancesco* in visita alla comunità Papa XXIII dove la donna oggi risiede, il quale ha curato una breve premessa al libro. *Don Aldo Buonaiuto* richiama l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica su “ _quelle ostie viventi che, negli angoli più bui della nostra “civilissima” società occidentale, hanno forgiato la mia esistenza_ ”. 

” _Aldo Buonaiuto_ ” commenta *Guido Castelli* ” _si adopera infaticabilmente affinché la testimonianza delle sofferenze di questi schiavi arrivi soprattutto alle nuove generazioni. Un messaggio rivolto soprattutto alle agenzie educative, come la scuola e la parrocchia, che in questi anni di crisi sociale e culturale stanno affrontando il mare in tempesta del terzo millennio globalizzato_ ” . 

Si dichiara entusuasta di questa opportunità, l’Assessore *Antonella Baiocchi* da sempre impegnata nel divulgare consapevolezza in merito al contrasto della Violenza tra gli essere umani: “ _Sono grata all’UCID ed in particolare a Guido Castelli per avermi coinvolta in una iniziativa di tale spessore culturale. Per contrastare la violenza e la sopraffazione è necessario capire che la matrice di ogni violenza è sempre la stessa, sintetizzata nella Teoria del *Debolicidio* : a causa di una pesistente ignoranza in merito ai valori fondamentali che dovrebbero regolare le relazioni, le persone oggi ignorano il significato di rispetto, tra le diversità, di reciprocità, di Amore e gesticono le divergenze in modo Dicotomico: in una maniera cavernicola che prevede che l’interlocutore che viene a trovarsi in una posizione di forza (fisica, psicologica, economica, di numero, legale…) prevarichi chi viene a trovarsi in posizione di debolezza (o fragilità). Necessariamente, gli interlocutori prevaricati, come denunciano le vittime di tratta, sono donne, bambini, persone con disabilità e uomini in posizione di fragilità. Il problema è la Cultura Analfabeta, misuta preventiva che bisognerebbe adottare accanto a tuttle le altre già messe in atto da chi combatte con tenacia e competenza queste fome diviolenza, come la Coop. On The Road, nel nostro territorio”_

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