Maradona, Siani, Warhol, gli anni Ottanta di Napoli nel viaggio buio di Ciriello (la Repubblica (Napoli))

di Pier Luigi Razzano, del 9 Aprile 2018

Se qualcuno volesse rientrare nel corpo della Napoli degli anni Ottanta, risentirne l’odore acre stordente, oppure, qualcuno nato negli anni a seguire volesse capire bene quella stagione quanto fosse diversa, amara, notturna, violenta, quando la città era avvolta dal fumo di una perenne sigaretta penzolante alle labbra, che fosse Marlboro di contrabbando o una Muratti al circolo, quando la città era devastata e tramortita da terremoto e camorra, costitutiva nel suo essere sempre aristocratica e poverissima, avvinghiata alla perenne attesa dell’uscita al lotto, «ultima Babilonia» erotica oltre New York grazie al genio di Lucio Amelio che al City Hall Cafè al corso Vittorio Emanuele mangiava il gelato di Remy Gelo chiacchierando con Andy Wharol e Beuys, allora deve leggere il nuovo libro di Marco Ciriello, “Un giorno di questi”


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