Dieci vite per la scienza Un esempio per i giovani (Italia oggi)

del 27 Marzo 2013

Da Italia oggi del 27 marzo 2012

Un testamento per i giovani, per spingerli a coltivare le loro passioni, a impegnarsi e capire che fuggire all’estero non dev’essere l’unica via per realizzarle. Una sorta di versione italiana del libro francese Indignatevi. Ma anche il meglio dei migliori dieci scienziati italiani, che spiegano la loro passione per la ricerca e non solo», spiega così Alessandro Cecchi Paone il suo nuovo libro Dieci vite per la scienza, che contiene le videointerviste a dieci tra i più importanti scienziati tricolore: Umberto Veronesi, Margherita Hack, Marino Golinelli, Edoardo Boncinelli, Danilo Mainardi, Enzo Boschi, Luigi Luca Cavalli Sforza, Sergio Carrà, Piergiorgio Odifreddi e Giulio Giorello. Al prezzo di 19 euro in libreria, il cofanetto contiene il libro di 60 pagine con le biografie e la guida alle video-interviste da dieci minuti fatte ai dieci scienziati e contenute nei due dvd allegati. Dieci vite per la scienza è edito da Rubbettino per la parte stampa e, per la parte televisiva, dal gruppo Class Editori (che partecipa al capitale di questo giornale). «Il videolibro parla di scienza ma soprattutto di passione per la scienza e per la ricerca, descrive l’impegno di tutta una vita di questi dieci grandi scienziati», continua Cecchi Paone. «È infatti anche il racconto delle loro vite e del loro amore per il sapere, in senso ampio, spaziando fino all’arte, allo sport e alla poesia». Non è un caso se Boncinelli, oltre a essere psicoanalista, fisico, biologo e genetista, scrive anche poesie e traduce i lirici greci. Mentre Golinelli promuove l’arte contemporanea, specie quella proveniente dai paesi emergenti, e Veronesi e Hack sono due sportivi.
«Proprio in un secolo tutto giocato sulle conoscenza avanzate», sottolinea Cecchi Paone, «la divulgazione scientifica in Italia ha subito un’eclisse e un appannamento. È indiscutibile che, nell’ultimo decennio, il segnale lanciato dalle classi dirigenti maggioritarie è stato più di carattere regressivo, tradizionalista, religioso e conservatore, piuttosto che innovativo, sperimentale e libertario. Rimaniamo indietro rispetto a nazioni come il Giappone, la Corea ma anche nei confronti del più vicino Nord Europa». Ne è solo un esempio, a giudizio del giornalista, la decisione del premio Nobel Carlo Rubbia di lasciare la Penisola per la Spagna. «Questo videolibro vuole allora instillare un po’ di combattività, di resistenza civile negli italiani», conclude Cecchi Paone, «e in particolare nei giovani, visto che i dieci scienziati si raccontano in video, secondo una fruizione apprezzata dai ragazzi». 

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