Missive che fecero epoca (vaccarinews.it)

del 21 Gennaio 2021

Carlo Poerio e William Gladstone

Le due lettere al conte di Aberdeen sui processi politici del governo napoletano (1851). I documenti dell'Archivio di Stato di Napoli

a cura di Anna Poerio Riverso

La denuncia di William Gladstone contro il sistema carcerario borbonico visto dalle lettere dell’allora ministro agli Affari esteri nel Regno delle Due Sicilie, Giustino Fortunato

Una denuncia che fece scandalo

Fu anche ministro degli Affari esteri nel Regno delle Due Sicilie; si chiamava Giustino Fortunato, vissuto dal 1777 al 1862. La sua corrispondenza diplomatica si trova a Napoli presso l’Archivio di stato e su di essa ha lavorato la presidente dell’Associazione culturale “Alessandro Poerio”, cioè Anna Poerio Riverso.

Da qui è nato il libro, edito da Rubbettino, “Carlo Poerio e William Gladstone – Le due lettere al conte di Aberdeen sui processi politici del Governo napoletano (1851). I documenti dell’Archivio di stato di Napoli”. Conta 208 pagine e costa 15,00 euro.

Punto di partenza è la pubblicazione “Le due lettere al conte di Aberdeen sui processi politici del Governo napoletano”; dovuta allo stesso Gladstone (nella città campana tra il 1850 e il 1851), riguarda il sistema penale e carcerario borbonico. Una testimonianza che fece epoca. La questione -annota la curatrice- “è stata da sempre molto dibattuta”. Quando le missive furono pubblicate nel 1851, “suscitarono grande scalpore in Europa e negli Stati Uniti d’America perché rivelarono i soprusi subiti dai prigionieri politici napoletani e, in particolar modo, dal barone Carlo Poerio, che fu ingiustamente imprigionato dopo essere stato accusato da Luigi Jervolino”.

I materiali ora valorizzati “si sono rivelati una fonte preziosa per fare luce sull’argomento”. Anche perché “la pubblicistica borbonica ha tentato in vari modi di confutare le affermazioni”. L’opera è arricchita dalla traduzione di saggi dovuti a studiosi stranieri; illustrano le dinamiche propedeutiche al viaggio nella capitale partenopea, la pubblicazione all’epoca del carteggio e l’uso efficace della stampa per veicolare il messaggio umanitario.

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