I monaci certosini e la strage nazista (La Repubbblica)

di Orazio La Rocca, del 14 Aprile 2014

Da La Repubbblica del 13 aprile

Dodici monaci certosini fucilati dai nazisti per aver ospitato ebrei, partigiani e perseguitati politici. Una storia finora sconosciuta per volontà della congregazione dei certosini, ma riportata alla luce nel libro La strage di Farneta scritto da Luigi Accattoli, decano dei vaticanisti. Le SS – scrive Accattoli – fucilarono 12 monaci della Certosa di Farneta (Lucca), rastrellati con altri 32 ospiti laici nella notte tra l’1 e il 2 settembre. La Certosa era diventata rifugio per chi tentava di sfuggire dai nazisti su iniziativa di fra’ Gabriele Maria Costa, procuratore certosino, e di Giorgio Nissim, ebreo, amici di Gino Bartali, che durante la guerra, in bicicletta, fungeva anche da portaordini tra le comunità ebraiche e i centri di accoglienza. E per questo dichiarato “Giusto” dal governo israeliano. Dopo 70 anni, Accattoli riporta alla conoscenza del grande pubblico una strage dimenticata, pubblicando documenti inediti dei Certosini, che per loro scelta vivono nel silenzio e nella riservatezza, dedicando a Dio ogni loro sacrificio. Anche la perdita della vita a causa di violenze. E per questo meritevoli di essere proclamati martiri e beati.

Di Orazio La Rocca

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