L’Italia bloccata dalla decisione di non decidere (Il Venerdì (Repubblica))

di Federica Fantozzi, del 20 Febbraio 2015

Francesco Delzio

Opzione zero

il virus che tiene in ostaggio l'Italia

Da Il Venerdì (Repubblica) del 20 febbraio

Quando si progetta un ponte o un aeroporto, la legge prevede un’ipotesi residuale: che l’opera, tra costi e pericoli, non sia realizzabile. Di solito, è l’ultima slide della riunione: l’Opzione Zero. Ma cosa succede a un Paese se per vent’anni ministri, politici, sindaci, dirigenti pubblici adottano la stessa regola dribblando rischi e responsabilità e azzerando il futuro? Parte da questa tesi l’ultimo pamphlet di Francesco Delzìo, Opzione Zero. Ovvero, il virus che ha portato l’Italia dal boom del Dopoguerra all’attuale declino socioeconomico sarebbe proprio la decisione collettiva di non decidere.
«Ho voluto indagare un contagio che tocca chiunque abbia un pezzetto di potere» spiega l’autore. «Un blocco di regole e meccanismi che sclerotizza una comunità». È la sindrome del Palio di Siena: «L’unica corsa in cui non devi vincere ma far perdere gli altri. Oggi negli ambienti di lavoro l’atmosfera è distruttiva, la competizione negativa».
Come uscirne? Delzìo, manager e già autore di Generazione Tuareg, spera nella «new age renziana» come alba del nuovo Italìan Dream. E propone ricette per archiviare il «cupismo». Partiti politici che rispettino i programmi elettorali. Think tank seri per formare la nuova classe dirigente (è stato tra i fondatori di VeDrò, il pensatoio di Enrico Letta). Spazio al mecenatismo nella tutela del patrimonio artistico soffocato dalle Soprintendenze. Un mercato del lavoro che tuteli quei milioni di under 35 che «oggi non hanno una ragione per alzarsi dal letto». E, tema decisivo, una riforma della Pubblica amministrazione: «I dirigenti vanno resi licenziabili, amovibili, e valutati sui risultati».

di Federica Fantozzi

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