Che cos’è il Covid? “Un errore”. Alessandro Poggi lo spiega in un libro (huffingtonpost.it)

del 18 Giugno 2020

Che cos’è il Covid-19? “Un errore”, risponde sorridendo Alessandro Poggi, autore del volume Bocca coperta, nelle librerie dalla prossima settimana. Infatti, si dovrebbe dire “la” Covid-19. “Ma attenzione” – continua Poggi, firma di punta dello storico programma Ballarò – “non si tratta di un libro di contorsionismi grammaticali. Questa piccola provocazione da Accademia della Crusca serve a introdurre il primo problema di questa malattia. Cioè il fatto che della Covid-19 ne sappiamo veramente poco. E, senza “materia prima”, tante cose sbagliate sono state raccontate. “Magari, già sapere quel che non è” – sostiene l’inviato della Rai – “può aiutare un po’ a capire quello che invece il virus rappresenta”.

Comunque, Covid-19 sta per Co (rona) Vi (rus) D (disease, malattia, in inglese) 19 (2019, l’anno della scoperta) ed è femminile. Di sbagliare è successo anche ai genitori di una coppia di gemellini nati in India nel bel mezzo della pandemia i quali, per la gioia della gravidanza multipla, hanno messo il nome Covid al maschietto e Corona alla femminuccia. Una delle storie estreme del libro.
L’idea di scrivere Bocca coperta, con ironia ma anche con rigore scientifico, nasce da un servizio di Poggi per Povera Patria di Raidue sul virus dentro al Parlamento.

Era il 25 di febbraio. Mentre nella Cina centrale imperversava la malattia che da lì a poco avrebbe sconvolto il mondo, a Montecitorio si discuteva tranquillamente il decreto legge sulle intercettazioni; nell’Aula, soltanto la deputata Maria Teresa Baldini, indossava la mascherina chirurgica. Ad aspettarla fuori per un’intervista c’era Alessandro Poggi. La Baldini, ispiratrice e coautrice del volume, è medico.
Bocca coperta rappresenta una barriera contro i virus, ma non contro la ragione.

L’instant book, realizzato dall’editore Rubbettino, prende spunto dalla mascherina per raccontare misteri e perplessità della malattia che ha sconvolto il mondo. Il libro ripercorre i giorni caldi della Covid-19 attraverso cinque capitoli: Storie, Storie strane, Storie strane ma vere, Altre storie, Storie tese e un Vocabolario della pandemia con annessa agenda degli avvenimenti. Immancabili alcuni brevi consigli per l’estate e le “ultime” sui vaccini. Il tutto con una prefazione immaginaria, ma significativa, dell’inventore della mascherina, il medico francese vissuto a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento Paul Berger.
Il volume – di cui i cinesi pare abbiano intenzione di pubblicare una versione tutta loro – ha come secondo titolo Kŏu Zhào, che significa “bocca” (Kŏu) e “coperta” (Zhào), cioè mascherina.

Dai pipistrelli al fattore K, dallo Spillover all’erre con zero, da Pirandello al Manzoni, Da Trump a Boris Jonson. Ma anche dai dottori col Becco al 5G, dai ciondoli miracolosi al sesso nel lockdown. Il libro è un giro di giostra nel vortice pandemia. Alla fine si capisce che, dall’invenzione della protezione facciale a oggi, in poco più di un secolo, non è cambiato granché sul patrimonio più prezioso che possediamo, la salute. E, mentre in parlamento continuano a litigare sull’uso della mascherina, il vero problema è, per dirlo con le parole di Paul Berger, la realtà gelée.

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