Ricordando Alcaro studioso e uomo (Il Quotidiano della Calabria)

di Nicola Cosentino, del 6 Novembre 2012

Da Il Quotidiano della Calabria – 6 novembre 2012

Raro, quasi impossibile, che nel commemorare una persona che è stata anche un “personaggio” non si pecchi della vanità del sopravvissuto: raccontare l’uomo, solo quello, che lo stile sia ironico, all’americana, o fortemente drammatico, intimo, è sempre una scelta poco elegante.

Mario Alcaro, scomparso lo scorso giugno, ha ispirato reazioni differenti. Innanzitutto la manifestazione che si è tenuta in suo ricordo nel Salone degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza ha offerto una doppia possibilità di riflessione: quella sul percorso professionale e culturale dello stesso Alcaro – dagli studi con Mario Rossi e Nicolao Merker alla carica di Direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Università della Calabria, dall’impegno politico degli anni giovanili al ruolo di membro del Centro per la Filosofia Italiana – e l’altra strada, quella dell’occasione di presentare l’ultimo dei libri da lui curati, “Storia del pensiero filosofico in Calabria da Pitagora ai giorni nostri” edito da Rubbettino, promosso dall’Unical e dall’Associazione “La Città Futura” e patrocinato dalla Provincia.

Un’antologia di scritti, “dai” filosofi (ed esperti, e studiosi, e tutte le ricche accezioni) “sui” filosofi, “per” un filosofo: Alcaro, l’amico di tutti. Nelle parole dei colleghi e dei conoscenti, cucite e coordinate dal Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Raffaele Perrelli, pochi riferimenti all’Alcaro privato, e molti, profondi contributi alla sua opera ed al suo pensiero.

“Era gentile e disponibile”, ha detto di lui il Rettore dell’Unical Gianni Latorre, “ma soprattutto ma teneva un ottimo rapporto coi suoi studenti e con le nuove generazioni in generale, di cui comprendeva le frustrazioni” . Per Silvio Gambino, ordinario di Diritto costituzionale italiano e comparato, “Alcaro era un grande pedagogo che ha avvicinato la Teoria alla Prassi”. Romeo Bufalo, professore associato di Estetica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Unical, che ha fortemente voluto l’incontro, spiega il perché del titolo “Sentimento e Ragione” posto sulle locandine, sotto il nome del filosofo scomparso: “Mi sembrava che cogliesse il nucleo centrale del pensiero di Mario, soprattutto nella prima parte del binomio”. Il resto degli interventi è per il volume, di recente pubblicazione: il filosofo Pio Colonnello ne ha tratteggiato una sintesi, dicendo che Alcaro “nella corda della consonanza di intenti ha riunito intorno a sé amici e colleghi, fino a dar senso al detto Denken ist Danken, ovvero Pensare è Ringraziare”. “Il volume che stasera presentiamo è un riscatto per quanto è tenuto in ostaggio da chi pensa la Calabria come arida di cultura”, ha detto durante il suo intervento il presidente della Provincia Oliverio, “Queste pagine potrebbero essere il manifesto fondativo di una nuova coscienza culturale”.

Infine, prima dell’atteso intervento di Aldo Tortorella, storico esponente della Sinistra italiana che ha ricordato il “Testamento politico di Alcaro, attraverso i suoi scritti su Critica Marxista. Infime la consegna di due borse di studio a Domenico Cortese ed Enrica Marrelli come autori di due delle miglior tesi delle sessioni estiva ed autunnale dell’Unical. Investire sui giovani, credere nella cultura, insomma. Come ad Alcaro sarebbe sicuramente piaciuto.

Di Nicola Cosentino

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