Alberto Sordi Segreto, curiosità e rivelazioni nel libro di Igor Righetti (SkyTG24)

del 15 Giugno 2020

Igor Righetti

Alberto Sordi segreto

Amori nascosti, manie, rimpianti, maldicenze

In occasione del centesimo anniversario della nascita, il giornalista e conduttore televisivo, cugino dell’attore, pubblica un volume in cui racconta aneddoti e fatti poco noti sull’interprete di pellicole come La grande guerra e Un borghese piccolo piccolo

Pochi personaggi hanno lasciato un’impronta netta nell’immaginario culturale italiano come Alberto Sordi, il leggendario attore nato il 15 giugno 1920, esattamente cento anni fa (FOTO). In virtù di questa sua influenza, si potrebbe pensare che ormai sia stato detto tutto, sul suo conto, ma un volume pubblicato, proprio in occasione di questo importante anniversario, dimostra l’esatto contrario.

Alberto Sordi segreto. Amori nascosti, manie, rimpianti, maldicenze, scritto dal giornalista e conduttore televisivo Igor Righetti, cugino per parte di madre dell’attore, svela una serie di retroscena e di fatti poco noti sulla vita del protagonista di pellicole come La grande guerra, Il medico della mutua e Un borghese piccolo piccolo, che faranno inevitabilmente la gioia dei fan non solo di Sordi, ma del cinema italiano tout court.

Il “lato umano” di Alberto Sordi

Forte del legame famigliare che fa di Igor Righetti un osservatore privilegiato della vita di Sordi, il libro edito da Rubbettino, impreziosito dalla prefazione del “Cinemaniaco” Gianni Canova e da un cd con la canzone Alberto nostro, scritta e composta dall’autore assieme a Samuele Socci, conduce per mano il lettore in un percorso alla scoperta di questo incredibile personaggio che, prima ancora di essere un divo, era un essere umano.

Una persona insomma, con tutti i suoi pregi, i suoi difetti e, come suggerisce il sottotitolo, anche con le sue manie e i suoi rimpianti. Ma è forse proprio questo suo lato umano a rendere in retrospettiva ancora più interessante e in fin dei conti ammirevole la vita di Alberto Sordi.

L’attore è sempre stato molto riservato, per quanto riguarda la sua vita privata. Righetti rammenta in proposito di come si raccomandasse: “I vostri ricordi con me e con i nostri cari raccontateli soltanto quando sarò in «orizzontale». Allora mi farete felice, perché sarà anche un modo per non farmi dimenticare dal mio pubblico che ho amato come fosse la mia famiglia e per farmi conoscere alle nuove generazioni”.

Il racconto di questo Sordi segreto non avviene, naturalmente, solo dal punto di vista dell’autore, che si premura di coinvolgere, raccogliendone le testimonianze, altri membri della famiglia, assieme a una serie di prestigiosi amici e conoscenti di Alberto, fra i quali Pippo Baudo, Sandra Milo e Patrizia De Blanck, con la quale l’attore ebbe una relazione sentimentale.

Nel volume, che contiene anche una serie di foto di repertorio inedite, Igor Righetti smentisce alcune menzogne e maldicenze sul cugino e rivela verità sconosciute ai più. Ad esempio, raccontando come Alberto volesse che la sua villa fosse trasformata non in un museo in suo onore, bensì in un orfanotrofio.

5 curiosità su Alberto Sordi

Dai dettagli sulle sue abitudini quotidiane  ai fatti fondamentali della sua vita, il libro regala una serie di perle destinate a impreziosire il ritratto dell’uomo e dell’artista ancor’oggi celebrato come eroe cinematografico: ecco di seguito, a titolo esemplificativo, una serie di curiosità su Alberto Sordi tratte dal libro.

Ostriche e champagne? No, grazie!

“Alberto era rimasto semplice anche nel mangiare: alle ostriche e allo champagne preferiva la bruschetta e un bicchiere di vino”, racconta nel suo libro Igor Righetti, tratteggiando il ritratto di un personaggio che, nonostante la fama, è sempre rimasto legato alle proprie origini.

Non chiamatemi Albertone

Pietro Sordi e Maria Righetti, i genitori dell’attore, si sposarono il 10 luglio 1910. Il loro terzogenito morì pochi giorni dopo il parto, il 24 maggio 1916. Si chiamava Alberto. Racconta l’autore: “Ne parlò soltanto una volta con mio padre, ma cambiò subito argomento. Lui sapeva che il suo nome gli fu dato proprio in ricordo del fratello scomparso. E anche per questo motivo non voleva essere chiamato Albertone”

Occhio al Campari soda

Racconta Pippo Baudo nel volume di Igor Righetti: “Quando Alberto veniva in trasmissione al Teatro delle Vittorie era affezionato a un aperitivo: il Campari soda che però gli faceva uno strano effetto, cominciava a sudare, lo faceva come ubriacare. Dietro al palcoscenico c’era sempre un bar molto fornito e quando arrivava Alberto Sordi c’era l’ordine di far sparire tutti i Campari soda per evitare in lui effetti indesiderati. E Alberto, al suo arrivo, mi chiedeva: «Ma i Campari soda non ci sono?». E io rispondevo: «No, purtroppo non ce li danno»”.

Rimpianti di uno scapolo

Sempre Pippo Baudo rivela a proposito dell’amico e attore, che nonostante le diverse storie d’amore non si legò mai in matrimonio: “Negli ultimi anni era molto rammaricato di non essersi sposato e mi confessò che era stato il più grande errore della sua vita”.

Politici da Oscar

Nei racconti di Righetti emerge, naturalmente, l’ironia che contraddistingueva Alberto Sordi. Sul perché non abbia mai interpretato politici, ad esempio, l’autore riporta: “Diceva che recitavano già loro e che sarebbe stata una sovrapposizione inutile. Sottolineava che alcuni parlamentari avrebbero meritato l’Oscar per la credibilità delle loro interpretazioni”.

Alla scoperta dei segreti di Alberto

Inutile, ovviamente, stare a rivelare tutte le chicche contenute in Alberto Sordi segreto. Amori nascosti, manie, rimpianti, maldicenze. Il modo migliore per festeggiare ilcentenario della nascita di questo grande personaggio e di conoscerlo come mai era stato possibile prima consiste nel tuffarsi fra le pagine del volume scritto da Igor Righetti, per poi riemergerne rinfrancati dall’umanità e dall’unicità di questo attore davvero sui generis.

Altre Rassegne