Luigi Mascilli Migliorini “Procida. L’isola dell’attesa” (ilpostodelleparole.it)

del 28 Gennaio 2022

Procida è una nassa. Una nassa di strade e vicoli inerpicati sul dorso di un frammento di lava che spunta, solitario, dalle acque del Mediterraneo. È una nassa di colori che si mescolano all’odore del mare e al sole che si riflette nel suo specchio. Un mare che, a terra, lentamente scompare dalla vista, escluso allo sguardo da alte mura. Le stesse che, in passato, proteggevano il rientro dei marinai da luoghi lontani e i procidani da pericoli ignoti. Procida è una nassa di voci e di suoni che portano l’eco di memorie antiche. È una nassa di storia e di storie, soprattutto di donne. Sacerdotesse di una terra sospesa tra il sacro e il profano, consumata da riti che scandivano attese e speranze. Procida è l’isola di Graziella, immagine di un Mediterraneo esotico. È l’isola murata, dove i reclusi erano condannati a sospirare al cospetto della libertà incontenibile del mare.

Luigi Mascilli Migliorini
Storico, esperto del periodo napoleonico, è professore ordinario di storia del Mediterraneo moderno all’Università di Napoli “L’Orientale”. Accademico dei Lincei, dirige la Rivista italiana di studi napoleonici e la scuola di storia del Mediterraneo di Procida.

Giulia D’Argenio
Giornalista, dopo un dottorato in storia dell’Europa all’Università di Napoli “L’Orientale”, ha firmato lavori per le testate Formiche, Terre di Frontiera, Orticalab. Per la Fondazione Francesco Saverio Nitti coordina la programmazione culturale di villa Nitti a Maratea.