Fascismo, Santa Sede e Cina nazionalista (Archiviostorico.info)

del 19 Settembre 2018

IL LIBRO – Il volume affronta l’analisi storica delle relazioni intercorse tra Italia fascista, Santa Sede e Cina nazionalista tra il 1922 e il 1933, concentrandosi essenzialmente su tre aspetti: la condizione delle missioni cattoliche in Cina; la diffusione della propaganda comunista e la politica sovietica in Estremo Oriente nei primi anni Trenta.
Questa ricerca storica è stata sviluppata consultando fonti documentarie prevalentemente inedite, conservate presso: l’Archivio Segreto Vaticano; l’Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri; l’Archivio Centrale dello Stato. Attraverso la ricostruzione storica dei rapporti tra le autorità diplomatiche italiane in Cina, la prima nunziatura apostolica ivi costituita nel 1922 e il governo nazionalista cinese nel periodo intercorrente tra i primi anni Venti e gli anni Trenta è evidenziata la particolare condizione di azione e cooperazione tra le parti, tracciando così un profilo storico nuovo ed originale in un quadro storico-diplomatico triangolare.

  DAL TESTO – “Nel lontano paese asiatico, […] gli obiettivi dell’Italia fascista e del Vaticano si trovarono a convergere tra di loro e furono perseguiti senza alcuna competizione o dipendenza di una parte rispetto all’altra. Alla fine del primo anno del Ventennio fu fondata la prima delegazione apostolica in Cina: in quel paese, tanto la Santa Sede quanto il governo fascista partivano da una condizione di parità: nel contesto politico, sociale e diplomatico, nessuna delle due parti godeva di una condizione di vantaggio iniziale dell’una rispetto all’altra. Nel 1933, quando il primo nunzio apostolico terminò il suo mandato in Cina e la posizione strategica dell’Italia fascista in Estremo Oriente raggiunse il suo apice, questa condizione di parità non solo era rimasta intatta ma si era trasformata in un rapporto di collaborazione e di coordinamento.”

  L’AUTRICE – Chiara d’Auria (Roma, 1976) è ricercatrice confermata di Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Salerno, Dipartimento di Studi Umanistici, ed è docente di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale. Si è a lungo interessata all’analisi comparativa dei sistemi politici ed economici delle ‘tigri’ del Sud-Est Asiatico e della loro interrelazione con la Repubblica popolare cinese. Collabora con riviste scientifiche italiane di profilo storico, storico-politico e politico-internazionale. È autrice di saggi, monografie e articoli scientifici editi in Italia e all’estero, anche in lingua straniera; tra di essi, “Il pragmatismo flessibile. ‘Tigri’ del Sud-Est Asiatico e Cina tra constructive engagement e hépíng juéqì” (2010); “La propaganda comunista in Cina nella corrispondenza di mons. Celso Costantini” (2013); “La pólitica exterior fascista del ‘peso determinante’ durante el cargo como ministro de Dino Grandi, 1929-1932” e “La formula politica del Costa Rica: un nuovo patto sociale?” (2015).

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