Premio letterario “Città di Como”, ecco i vincitori. A Villa Olmo la cerimonia finale (corrieredicomo.it)

del 14 Ottobre 2019

Marco Lupis

I Cannibali di Mao

La nuova Cina alla conquista del Mondo

Successo sabato per il premio letterario internazionale “Città di Como” giunto alla sesta edizione (e già si lavora per la settima che prevede molte innovazioni). Nel salone d’onore di Villa Olmo in via Cantoni sono stati annunciati e premiati i vincitori. Quasi 2.700 i partecipanti a questa edizione a conferma di una formula vincente che cresce nei consensi anno dopo anno portando il Lario e il nome del capoluogo non solo in tutto il Paese ma anche nel mondo, come confermano le tante partecipazione di autori internazionali. Ma ecco i vincitori. Nella sezione “Narrativa edita” è primo lo scrittore calabrese Pietro Criaco con il suo libro Via dell’Aspromonte, edito da Rubbettino. È ambientato ad Africo, negli anni ’50, sperduto paesino dell’Aspromonte, dove gli abitanti decidono di unirsi per costruire una strada che li salvi dall’isolamento. Al secondo posto Laura Pugno con il romanzo La metà di bosco, edito da Marsilio: il racconto di un viaggio che è iniziazione al lutto, disperato e quieto. Terzo posto per il poeta e drammaturgo Michele Caccamo: il suo Con le mani cariche di rose, Elliot editore, è un libro sull’amore assoluto, omaggio tardivo a una donna libera, la poetessa omosessuale Pauline Tarn. Nella sezione “Narrativa Opera prima” primo posto ex aequo per Alessandro Carlini, Partigiano in camicia nera (Chiarelettere), e Lorella Carimali, La radice quadrata della vita (Rizzoli). Nella sezione “Opera prima di viaggio” al primo posto Lorenzo Merlo, con Terra promessa, Prospero Editore. Per la “Narrativa inedita” primo posto e pubblicazione con Brioschi editore per la scrittrice romana Sofia Nanu con il suo libro Ty Yean. Per l’“Opera prima dall’estero”, il premio è stato assegnato a Giuseppe Curonici, dalla Svizzera, con il romanzo Fine precoce del giovane D.S., ed ex aequo a Claudio Alvigini con Il capitano di Bastur, edito da Macabò. Premi speciali poi per le diverse categorie narrative in gara: “Miglior storico”: La sfida, di Carlo Patriaca (Rizzoli) ed ex aequo Loreta Minutilli con Elena di Sparta (Baldini e Castoldi) ; “Miglior fantasy”: L’ultimo carnevale, di Paolo Malaguti (Solferino); “Miglior thriller”: Notturno salentino, di Federica De Paoli (Mondadori); “Miglior libro per ragazzi”: Cattive memorie di Fulvia Degl’Innocenti (San Paolo); “Miglior testo teatrale”: Mia divina Eleonora, di Daniela Musini (Ianieri); “Miglior romanzo d’avventura”: Marco Polo, di Gianluca Barbera, edizioni Castelvecchi. Nella sezione “Saggistica” primo posto per Federico Pace con Scintille, edito da Einaudi, 16 storie di incontri, legami, scintille che scoccano ed uniscono i destini delle persone. Seguito da Federico Fubini, autorevole firma economica del “Corriere della Sera”, con Per amor proprio, Longanesi, saggio sulla crisi di identità degli italiani; al terzo posto Paolo Bernardini con Vie libere, Liberilibri. Il premio per la “Poesia edita” è stato assegnato a Giancarlo Pontiggia per la sua ultima raccolta edita da Mondadori; per la “Poesia inedita” premio a Gianluca Chierici. A Luciana Petti, con I facchini di Santa Rosa (fotografia), è stato attribuito il premio per l’“Opera multimediale”. Ospite della cerimonia anche la giornalista e inviata speciale Tiziana Ferrario, premiata come personalità che si è distinta per la diffusione della cultura. «Il premio – ha detto il fondatore Giorgio Albonico – ha il compito di far emergere il talento e incentivare il turismo culturale. Cresce il nostro prestigio internazionale, tanto che abbiamo conferito un premio speciale per il “Giornalismo di viaggio” a Marco Lupis per il suo libro I cannibali di Mao edito da Rubbettino. È venuto apposta a Como da Hong Kong».

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