Prostituzione: mons. Savino scrive alle Istituzioni (interris.it)

di Milena Castigli, del 20 Agosto 2019

Aldo Buonaiuto

Donne crocifisse

La vergogna della tratta raccontata dalla strada

Appello del vescovo contro la prostituzione coatta. Mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio, ha scritto una lettera indirizzata ai rappresentanti delle istituzioni per “richiamare la vostra attenzione sul crescente fenomeno della prostituzione che dilaga nella Piana di Sibari, in particolare sulla strada statale 106, dove sostano in tutte le ore donne e ragazze anche giovanissime che offrono prestazioni sessuali”.

La lettera

L’attenzione del vescovo è per le donne “vittime di ‘tratta’ da parte di organizzazioni illegali”, che “vengono oltraggiate nella loro dignità umana”. “Non posso tacere, come pastore. Ogni silenzio sarebbe complicità colpevole”, la certezza del presule cassanese. Per mons. Savino, che denuncia “da cristiano e da pastore della nostra Chiesa locale altre forme di illegalità diffusa come il lavoro nero e l’usura, il caporalato e il pizzo, la ludopatia e lo spaccio smisurato delle sostanze stupefacenti”, esiste “una interconnessione stretta tra tali fenomeni illegali e la ‘ndrangheta che, come affermò anche il Santo Padre nella sua visita a Cassano, nel 2014, condiziona con prepotenza i rapporti civili per il guadagno ad ogni costo”. Mons. Savino assicura “a tutte le donne che si prostituiscono o che vengono prostituite” che “la comunità cristiana, la Chiesa è disponibile a soccorrere chi decide di sottrarsi alla sopraffazione di cui è vittima, spesso inconsapevole, per intraprendere un percorso di riabilitazione sociale, difficile, ma possibile”. Per tale motivo, conclude, è necessaro “convocare al più presto un tavolo programmatico per concordare interventi di vigilanza e presidio delle strade volto a offrire gli aiuti necessari”. “Pieno sostegno” al vescovo di Cassano all’Jonio da parte del Centro studi “Giorgio La Pira”. “Ancora una volta mons. Savino scende in campo in difesa di tante persone indifese e sfruttate”, osserva su Sir Francesco Garofalo, presidente del Centro La Pira, secondo cui, “è il momento nel fare rete per arginare una vera piaga sociale oramai divenuta dilagante”. “I falsi idoli di un tempo oggi si ripresentano nell’indifferenza che abita la nostra società, nella diffusione di modelli di vita contrari al Vangelo, nella ricerca di obiettivi e nel manifestarsi di comportamenti che offendono la dignità e la sacralità della vita”. Il presidente del Centro studi “Giorgio La Pira” ribadisce che “assieme alla condanna dello sfruttamento della prostituzione va deplorata con altrettanta determinazione una cultura edonistica che si nutre di un vero e proprio commercio dei corpi e che, di fatto, alimenta la prostituzione”. Per scoprire il fenomeno della prostituzione schiavizzata è possibile acquistare il libro “Donne crocifisse. La vergogna della tratta raccontata dalla strada” (Rubbettino) di don Aldo Buonaiuto con la prefazione scritta da Papa Francesco.

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