Racconti tra Nord e Sud (Il Crotonese)

del 5 Maggio 2014

da Il Crotonese del 29 Aprile

“Olimpio Talarico scrive di cose che paiono piccole, ma sono le stampelle dimenticate delle nostre anime”, scrive Pino Aprile nella prefazione a ‘Racconti tra nord e sud’ edito da Rubbettino di Olimpio Talarico e Angelo Maurizio Mapelli. A presentare il libro, nel quadro delle manifestazioni di avvicinamento alla fase finale della terza edizione del Premio letterario Caccuri, nella sala Borsellino della Provincia, erano presenti, oltre a Talarico, Adolfo Barone, presidente dell’accademia, Pietro Durante, vicepresidente della Provincia, e Giuseppe Miliè. Non è questo il primo lavoro di Talarico, infatti si è cimentato nella stesura di diversi romanzi, ‘I due bastoni’, nel 2013 dà alla stampa ‘L’essenza che volevo’. Talarico inoltre ha curato diverse antologie per giovani autori. Anche Mapelli, ha al suo attivo conferenze, collaborazioni con giornali ed esperienze di conduzione televisiva e radiofonica. Il suo ultimo romanzo è ‘Vade retro, carugola!’. Talarico inoltre, è anche responsabile della sezione saggistica del Premio letterario Caccuri. Anche da questo impegno si evince il suo profondissimo legame con le radici, con la sua amatissima terra che non ha mai dimenticato. Sapientemente è riuscito a fondere tutto mettendo nero su bianco, coinvolgendo il lettore che si lascia trasportare in questo viaggio tra nord e sud, tra le stradine, la vita e le storie della gente semplice della Calabria e la vita di Bergamo.

Nel suo lavoro infatti Talarico racconta il suo sud con i suoi paesi di mare e di collina, la sua Caccuri, la sua Calabria, la sua gente, i suoi personaggi più emblematici, quelli che lo hanno accompagnato nella crescita e che più da vicino hanno segnato la sua vita e quella del borgo. In realtà tutto il libro gravità intorno al confronto fra nord e sud, tra Bergamo, città emblema del lavoro, e la Calabria fatta di gente semplice e orgogliosa. Distanze geografiche, distanze culturali probabilmente facilmente colmabili semplicemente grazie all’uomo che così come al sud anche al nord, forse in maniera diversa, si fa trasportare dalle emozioni, dal cuore, dai sapori e dagli odori.
“Spero – ha detto Adolfo Barone – che di questi libri Olimpo possa continuare a scriverne ancora perchè, soprattutto per noi che viviamo lontani dalla nostra terra rappresentano cibo per l’anima”. Ancora Barone ha annunciato che quest’anno l’edizione del Premio sarà ancora più ricca “sia per promuovere ulteriormente la cultura lì dove di cultura purtroppo ancora se ne fa poca sia per continuare a regalare grandi emozioni alla Calabria e in particolar modo a Caccuri”.

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