Rileggete la storia e l’oggi vi sembrerà meno drammatico

del 19 Febbraio 2013

Il Sole 24 Ore  del 19 febbraio 2013
 

L’Italia è da tempo in grandi difficoltà. Negli ultimi dieci anni la crescita prima è stata bassa, poi è diventata negativa: in entrambi i casi a livelli inferiori rispetto a quelli degli altri Paesi europei con cui dobbiamo confrontarci. La crescita resta un ricordo lontano, quasi confinata a quegli anni del miracolo economico che hanno accompagnato la ricostruzione dopo il dramma della guerra. Eppure l’Italia ha moltissimi punti di forza e nel corso dei secoli è sempre riuscita, con grande forza di volontà, a superare problemi anche gravissimi. Forse la lettura di qualche libro di storia potrebbe aiutare ad avere più fiducia nel domani.  G.L., Milano

 

Gentile lettore, la storia è sicuramente maestra di vita, ma la memoria delle persone è spesso troppo corta e ancor più corta rischia di essere quella che viene chiamatala “memoria collettiva”, cioè la coscienza del cammino percorso da un popolo, da una nazione. L’Italia ha avuto, è vero, vicende difficili e controverse e ha raggiunto una difficile unità politica solo da 150 anni. Ma il nostro Paese ha tra i suoi punti di forza molti caratteri che possono e devono essere valorizzati e che invece, quasi con spirito autolesionista, tendiamo a nascondere. È significativo quanto scrive parlando del 1700, tra Illuminismo e riforme, uno dei maggiori storici italiani, Rosario Romeo, nel libro Italia mille anni riedito da Rubbettino nella collana Quarant’anni di idee libere. “Il classico senso dell’armonia, la scettica tolleranza, l’acuto individualismo, l’istinto scenografico, la tendenza al compromesso, nati dalla civiltà comunale e signorile e dalla tradizione cattolica: tutto ciò che era specificatamente italiano e costituisce ancora agli occhi di italiani e stranieri, la più amabile caratteristica dei rapporti umani della penisola, verrà avvertito dalla cultura e dalla coscienza politica più impegnata come indice di arretratezza e di inferiorità etica e civile”. La storia può essere maestra di vita proprio nella riscoperta della dimensione e del valore dei rapporti umani, nella costruzione di una società che non sia basata solo sulla tecnicalità, ma sulla creatività, l’intuizione, il rispetto e la valorizzazione delle idee degli altri. Nei secoli passati, basti pensare al Rinascimento, vi sono stati grandi momenti di crescita economica e sociale, e in questi periodi la cultura ha sempre avuto un ruolo di primo piano. E la cultura ha portato con sé anche il cammino delle scienze come dimostra il genio di Leonardo. Leggere la storia può quindi aiutare anche a rendere meno drammatica la realtà di oggi: perché conoscere gli errori del passato è molto utile per cercare di evitarli in futuro.

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