Uno sguardo sulle virtù minori (Leggere Tutti)

di Sergio di Giacomo, del 2 Aprile 2015

Da Leggere Tutti del 2 aprile

Tra le figure di intellettuali messinesi di grande respiro e fama nazionale, troviamo indubbiamente il professore Girolamo Cotroneo, che ha fatto della storia della filosofia e del suo percorso culturale legato a Croce (di cui è uno dei massimi esperti a livello internazionale) un’autentica eccellenza, segnalandosi anche con ruoli davvero di alto prestigio culturale (Presidente nazionale della Società Filosofica Italiana Storici della Filosofia).
La filosofia, dal suo osservatorio culturale e personale, non è semplicemente un modo di leggere le vicende storiche e speculative, ma uno strumento unico per analizzare con dettaglio la nostra contemporaneità e il suo divenire costante, da autentico giornalista che cura l’oggi pensandolo come tempo da vivere e da descrivere, come si evince dalla sua lunga e luminosa stagione di opinionista e critico della “Gazzetta del Sud” e del “Messaggero” in precedenza.
L’ultimo libro, le virtù minori (Rubbettino, pagine 190, euro 16), rappresenta un ennesimo esempio della sua capacità di leggere le pieghe del pensiero grande e piccolo alla luce di una visione etica, aperta, dilatata, incisiva, sempre attenta all’individuo come oggetto e soggetto di diritti e doveri.
Al centro della sua articolata analisi, le virtù considerate “minori” che sono il simbolo della semplicità, gesti che determinano il nostro agire quotidiano (autorità, invidia, pentimento e perdono, altruismo, vergogna).
Ciò che colpisce di questa monografia è la fluidità della scrittura che avvolge in tutto il suo plastico dilatarsi all’interno delle riflessioni che comprendono i massimi filosofi di ogni tempo, intrecciati tra loro, che sembrano dialogare sul tema filo conduttore, la ricerca della libertà individuale che significa ricerca della giustizia sociale: libertà morale e politica è la cifra identificativa delle società virtuose, quelle società che riescono a convivere aldilà di eccessi e conflitti.
Cotroneo riesce ad unire e amalgamare pensiero astratto con pensiero politico, dottrina giuridica e etica, valori , principi, virtù, in un saggio che si legge con più livelli di lettura, uno studio minuzioso che diventa manuale, saggio, strumento didattico prezioso per chi cerca e si pone interrogativi dal grande respiro.
Le pagine sul perdono, la grazia, la dimenticanza, L’Olocausto, la giustizia (con illuminanti riferimenti di De Capraris e Bobbio su liberalismo e marxismo), sull’assenza di vergogna (che, come osserva Heller, porta l’uomo a disumanizzarsi e “depersonalizzarsi”), sulla menzogna “politica”, rappresentano momenti di lettura e riflessione che aprono finestre di visioni e di pensieri intimi e universali, come quelli sulla modernità, su Marcuse, sul consumismo, sulla “libertà dei moderni” che a volte diventa schiavitù di ritmi e tecnologie alienanti.
Senza etica autentica, senza trascendente, senza visione dall’alto, senza umanesimo, senza il rispetto dell’altro non c’è società vistruosa: questa è la lezione sulle “virtù minori” del nostro filosofo, un libro-breviario che merita di essere letto, riletto e meditato.

di Sergio di Giacomo

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