L’omicidio Calipari secondo il racconto del magistrato Amelio (Gazzetta del Sud)

del 2 Ottobre 2012

Dalla Gazzetta del Sud – 01 ottobre 2012
Particolari inediti e ancora poco chiari sull’omicidio di Nicola Calipari emergono dal libro scritto dal magistrato Erminio Amelio. Che è stato protagonista in città d’una trasmissione culturale condotta da Rossella Rubino sull’emittente “Vivavoce”.
L’autore, fratello del regista calabrese Gianni Amelio, ha compiuto ricerche storiche, ma ha appreso notizia direttamente dal processo e attraverso colloqui avuti con la moglie ed i figli di Nicola Calipari.
Erminio Amelio è sostituto procuratore del pool antiterrorismo ed ha scritto “L’omicidio di Nicola Calipari” edito da Rubbettino. Nella trasmissione “La Primavera dell’arte” della Rubino ricostruisce e commenta la vicenda di Nicola Calipari, poliziotto e agente segreto reggino, che dopo aver sottratto in Iraq ai terroristi la giornalista del quotidiano “Il Manifesto” Giuliana Sgrena che era stata rapita e tenuta in ostaggio per giorni, ad un posto di blocco venne ucciso dal “fuoco amico”, soldati americani che aprirono “inspiegabilmente” (come si legge nel libro) contro l’autovettura a bordo della quale viaggiavano Nicola Calipari e Giuliana Sgrena. La giornalista rimase viva solo perché Calipari le fece da scudo con il suo corpo rimanendo ucciso. Vengono inoltre trattati nel libro anche gli aspetti più squisitamente giuridici. Spiega il magistrato: «C’è stata una sorta di conflitto tra i diritti della persona, quindi il diritto alla vita, e la ragion di Stato: quale deve prevalere? Davanti alla vita qualsiasi altra ragione deve cedere il passo, ma spesso notiamo dai fatti che non è così». Nel suo libro Amelio ricostruisce, con puntigliosa meticolosità, tutte le fasi della liberazione della Sgrena e dell’uccisione di Nicola Calipari, spiegando come funzionavano i check point, i posti di blocco, le regole d’ingaggio dei militari ed altri particolari agghiaccianti.

«Abbiamo voluto dare spazio al racconto di questa storia, che andrà in onda nei prossimi giorni su “Vivavoce Tv” nel ciclo di trasmissioni “La Primavera dell’arte”, perché riteniamo che sulla vicenda non debba cadere l’oblio», afferma la conduttrice Rossella Rubino, «al contrario questa storia dev’essere conosciuta meglio, anche nei risvolti più reconditi, e servire da esempio per i calabresi e gli italiani, soprattutto ricordata per il sacrificio di uno dei migliori figli di questa nostra Calabria».

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