Ma quanti zeri ci sono in Italia? (Vanity Fair)

di Michele Neri, del 3 Dicembre 2014

Francesco Delzio

Opzione zero

il virus che tiene in ostaggio l'Italia

Da Vanity Fair del 10 dicembre

State attenti allo zero. Il numero più stravagante, joker dell’aritmetica, quel circolo che per alcuni non è un numero (e invece sì, è l’unico reale né positivo né negativo, il più piccolo dei naturali), si sta prendendo la rivincita, e a spese, soprattutto, di noi italiani. Non è stato inventato per far guadagnare il banco alla roulette. E non esistono soltanto quelli buoni: l’ecologico «chilometro zero», le dietetiche «zero calorie», o le auspicate «emissioni zero». Zero è «Ground Zero», è la temuta «crescita zero» dell’economia italiana per il 2015. Zero è anche il numero- simbolo dell’epoca in cui, da un ventennio, si è arenata l’Italia. Siamo paralizzati dal virus dell’Opzione zero, titolo del nuovo saggio del manager-scrittore quarantenne Francesco Delzìo. Opzione diventata ormai unica e che in questi ultimi due decenni ha contagiato ogni settore della nostra vita: consiste, per chi ha il potere, a qualsiasi livello, nel non fare nulla e fermarsi; per non sbagliare, non affaticarsi troppo, non prendere rischi e vivere «tranquilli» il presente. Come se la classe dirigente che regola la nostra esistenza fosse vittima, scrive Delzìo, della «Sindrome del Palio di Siena», per cui non conta tanto vincere, ma piuttosto far perdere l’avversario.
ZERO IN GIUSTIZIA
Tra gli alleati dello zero, ci sarebbero, scrive Delzìo, certi comportamenti delle procure, che tendono a divorare gli altri poteri dello Stato, a loro volta paralizzati dalla paura di sbagliare nel capire o applicare le norme. Zero è il numero di magistrati condannati a pagare, a 25 anni dall’applicazione della legge Vassalli sulla responsabilità civile.
ZERO IN POLITICA
Delzìo ha esaminato i programmi dei partiti politici candidati alle elezioni del febbraio 2013. Nessuno pensa più il pensiero olitico. In una generica assenza di contenuti, ha trovato un altro zero: nemmeno una parola è spesa sulla crisi del Mezzogiorno, quel Sud che sta diventando uno zero economico assoluto, e in cui vivono venti milioni d’italiani.
ZERO IN LAVORO
La nostra competitività sul lavoro rispetto al mondo avanzato, scrive Delzìo, docente universitario e fondatore dell’Associazione La Scossa, è un altro zero. Stesso valore che si può applicare agli effetti pratici delle varie leggi e decreti per far ripartire l’occupazione giovanile.
DIECI (SULLA FIDUCIA) IN BELLEZZA
Il pamphlet non risparmia burocrazia, pubblica amministrazione, lotta all’evasione fiscale. L’immobilismo è legge, i tempi biblici. Ma la bellezza potrebbe salvarci, anche se oggi la gestione del patrimonio culturale si traduce in zero autorizzazioni e mille divieti. Invece proprio da un progetto sulla bellezza artistica italiana, e cioè turismo, arte e cultura, e poi gusto, sensazioni, raffinatezza, potrebbe ripartire il Paese.
È una delle strade tratteggiate nel libro per compiere il fatidico passo da zero a uno. Le chiacchiere, quelle, stanno a zero.

di Michele Neri

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