Le fantasticherie del camminatore errante (civico20news.it)

di Marco Baracco, del 11 Gennaio 2021

Libri da leggere sotto l’ombrellone… e per chi va in montagna? Niente paura, per coloro che amano concedersi un periodo di riposo in quota, il libro c’è!

Di solito mi piace trascorrere un periodo al mare, per colorire la pelle e dare all’organismo l’opportunità di avviare la produzione di vitamina D; egualmente è piacevole, nonché necessario, completare il percorso relax con qualche giorno in montagna, concedersi lunghe passeggiate in mezzo ai boschi, respirare aria pulita, bere l’acqua diuretica delle fontane, mangiare i prodotti d’alpe, sotto lo sguardo sornione e severo delle mucche al pascolo.

E’ così che quest’anno ho scoperto, con non poca sorpresa, un autore che si definisce un “errante”.

Proprio quella sensazione di libertà interiore che mi pervade quando esco a fare due passi, proprio quella condizione di pace profonda che emerge quando mi addentro nei sentieri delle nostre montagne piemontesi.

Francesco Bevilacqua riesce a divenire un compagno di viaggio col quale condividere la stessa passione, attraverso la lettura del suo Le fantasticherie del camminatore errante.

Nelle prime pagine, in premessa, dice: “si tratta di un libro sull’esperienza del camminare in natura come conoscenza, come erranza, come preghiera. Il tutto scritto in forma narrativa e non saggistica” e suggerisce che “per trovare la via, bisogna necessariamente perderla”.

E’ così che nelle descrizioni di monti e valli della Calabria, alternando un’erranza ed una fantasticheria, Francesco riesce a farci perdere e ritrovare, trasmettendo un senso di pace interiore che attende solo di essere vissuto, non chiede nulla di speciale se non “sono qui per te, ti sto invitando, vieni con me”. Leggendo si percepisce ogni passo compiuto – sembra di avere i suoi scarponcini ai piedi – si sente il vento tra gli alberi, il rumore dei torrenti, si vedono i volti consunti dei pastori che s’incontrano nelle remote borgate, negli alpeggi, è un susseguirsi di visioni e pensieri, si sentono addirittura i profumi dei pini.

Per chi volesse anche solo provare a percorre il sentiero dell’errante, l’editore Rubbettino ci dà una veste molto curata, sia nei materiali che nella grafica, un piacere da vedere e da toccare.

Buon viaggio, o meglio, buona erranza!

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