Un maestro per due generazioni (IlSole24Ore.com)

del 14 Novembre 2012

cop_de-mucci_150Da IlSole24Ore.com – 11 novembre 2012

Dario Antiseri è un maestro che ha formato ben due generazioni di studiosi di filosofia. Negli anni Settanta, ebbe un ruolo fondamentale per diffondere in Italia le idee di Karl Raimund Popper.

Nei due decenni successivi, lo stesso avvenne con il pensiero di un altro grande austriaco, Friedrich August von Hayek. E continua oggi, esercitando su una schiera di allievi giovani e meno giovani non una potestas (che, da buon cattolico, è sempre stata estranea al suo volere ed alla sua azione) ma una auctoritas che gli deriva tanto dal suo valore scientifico quanto dalla sua esemplare integrità intellettuale e dal coraggio con il quale ha saputo farlo in un clima spesso di pesante ostilità. Tutta l’attività scientifica di Antiseri è stata una esemplificazione della celebre tesi di Popper, per la quale non esistono discipline ma problemi. Così, Antiseri ha costantemente usato le sue vaste conoscenze dei più diversi ambiti filosofici e scientifici per analizzare problemi come il progresso scientifico, l’unità del metodo scientifico, la libertà, la natura della democrazia, il rapporto tra relativismo e verità, la didattica delle scienze, l’interdisciplinarietà nell’insegnamento, il rapporto tra fede e scienza e tra cattolicesimo e liberalismo. Autore di un manuale che ha avuto una straordinaria fortuna non solo in Italia ma in molti Paesi del mondo (compresa la Russia, dove l’Università Statale di Mosca gli ha conferito una laurea honoris causa), di opere tradotte in molte lingue, Antiseri ha sempre messo nel suo lavoro una forte passione intellettuale e pedagogica. Non è mai stato avaro del proprio tempo quando si trattava di accettare l’invito a parlare nelle scuole: non per vanità, ma per il senso di avere una missione da compiere. Probabilmente il momento più alto della sua riflessione filosofica è stata l’analisi del rapporto tra ermeneutica e filosofia della scienza. Un’analisi originalissima, che lo ha portato ad affermare la sostanziale convergenza tra le due prospettive, spesso considerate quasi antitetiche. Il libro Teoria unificata del metodo (Utet, pagg. 352, 25,50)) è forse il migliore che egli abbia scritto. Antiseri ha dedicato da sempre grande attenzione anche al problema della scuola, non solo dal punto di vista della pedagogia, ma anche dal punto di vista della libertà dell’insegnamento. Erede della lezione di Sturzo, per la quale l’Italia non sarà un Paese libero finché la sua scuola non sarà libera, Antiseri ha sempre sostenuto la necessità che il sistema educativo sia basato sul principio della competizione tra idee e tra istituzioni, ponendo fine ai monopoli e ai corporativismi. In questa battaglia, persa, lo hanno seguito solo pochi liberali. Nei confronti di Antiseri hanno un profondo debito di riconoscenza coloro che gli sono stati allievi, come chi scrive. Hanno anche un debito di riconoscenza i tantissimi giovani che, attraverso le sue opere e il suo insegnamento, hanno imparato a comprendere meglio la realtà del mondo contemporaneo. È la definizione stessa di un maestro.

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