Ospitalità fatta ad arte (Capital)

del 14 Maggio 2013

Da Capital – maggio 2013


Ha percorso tutte le tappe di una carriera eccezionale. E ora Anita Baldi, presidente dell’Aig, vuole trasformare gli ostelli della gioventù in avamposti della cultura

“Cerco di garantire un presente degno della loro stona, e un futuro di una grande Associazione da sempre al servizio del paese e del turismo sociale, culturale e low cost nazionale e internazionale”. Riassume così gli obiettivi per il futuro Anita Baldi, presidente dell’Associazione italiana alberghi per la gioventù (Aig) e manager di lunga esperienza. Che, pazientemente, con determinazione, è riuscita a trasformare gli ostelli italiani in un laboratorio di innovazioni continue. Torinese di nascita e romana d’adozione, commendatore della Repubblica italiana, Anita Baldi ha cominciato il suo percorso professionale in Associazione nel 1970, percorrendo tutte le tappe della carriera. Fino a prendere in mano il timone della rete degli oltre 100 ostelli italiani, diventando di fatto, oggi, la donna manager più in vista nel settore del turismo sociale.
Grande lettrice, l’ultimo livre de chevet la riguarda in realtà in primissima persona. Si tratta di un’intervista a lei dedicata, nella collana Galassia Rosa, di Rubbettino Editore, e s’intitola Turismo e gioventù: la scommessa, a cura di Roberto Messina, con la prefazione del ministro del Turismo Andrea Riccardi . È una lunga chiacchierata su storia, etica, poetica dell’Associazione e del suo fondatore, Aldo Franco Pessina, che rivela l’effettiva forza innovativa, pedagogica e culturale del suo ambizioso progetto di costruire la rete italiana degli ostelli. «L’impegno professionale in Associazione», dice Baldi, «è stato dettato dalla stessa passione di Pessina: quasi una missione, la sua, con un incredibile attivismo a favore delle nuove generazioni. Ma anche con la responsabilità di un’opera etica, un progetto innovativo rimasto tale nonostante i suoi 60 anni di vita, laddove, innovativo, è lo spirito che lo anima».

Ma qual è il tipo di turismo che il presidente dell’Associazione sta cercando di proporre ai giovani, alle famiglie, agli adulti che si rivolgono alla rete italiana degli ostelli? «Turismo di accoglienza. Di offerta data e ricevuta», chiarisce Baldi. «Esperienza di legami quotidiani. Un turismo che sceglie come respiro del proprio polmone l’ascolto: che altro non è che il superamento del pregiudizio. Un turismo che non deve e non può perdere l’occasione, in questo periodo di crisi economica internazionale, per farsi strada e legittimarsi sempre più, non solo tra i giovani, ma anche tra le famiglie. I nuovi ostelli sono attrezzati di palestre, sale convegni, biblioteche, mense, punti internet. Molti sono dotati, oltre che di confortevoli stanze per i gruppi, di camere-famiglia con annessi servizi privati. La rete Aig è un messaggio forte e concreto per trasmettere la cultura dello spostamento, dell’arricchimento. Per fare vacanza spendendo poco, in posti incantevoli, incontrando viaggiatori d’ogni dove, spesso con istruzione medio-alta. A dirla così, sembra un sogno, ma non lo è».

Gli ostelli, in effetti, hanno declinato nel XX e nel XXI secolo l’eterno e ancestrale dovere di ospitalità. Questione che già gli antichi conoscevano bene, se è vero che lo stesso Zeus, il padre degli dei, aveva tra i suoi attributi quello di Xenios, protettore dei viandanti. Il progetto dell’Aig, conclude Baldi, «è creare negli ostelli i laboratori, di rendere gli ostelli vere e proprie residenze culturali in cui, oltre che alloggiare, riposare, incontrare, sia anche possibile partecipare attivamente all’esperienza formativa, emozionante, consolante della cultura e dell’arte: un’iniziativa straordinaria, lungimirante, un’opportunità unica al mondo, che portiamo avanti con la speranza che, a breve, possa coinvolgere l’intera rete degli ostelli per la gioventù, e da qui ai prossimi anni creare negli ostelli spazi fissi deputati, spazi teatrali ed espositivi, in cui incrementare le attività, offerte sempre gratuitamente ai ragazzi».

Premi e laboratori. la formula dell’Aig

Gli ostelli della gioventù, strutture che in realtà accolgono anche i meno giovani, sono, di fatto, la più grande catena alberghiera italiana: contano oltre un centinaio di strutture (più le affiliazioni), distribuite capillarmente in tutto il paese, e fanno capo all’Aig. Nel 2012, la rete ha registrato oltre 700mila pernottamenti, mentre più di 50mila sono i soci tesserati. L’Aig è un ente morale e assistenziale senza finalità di lucro. È inclusa tra le organizzazioni non governative segnalate dall’Onu tra gli enti di sviluppo sociale. È membro effettivo di Federalberghi-Confturismo, aderisce a Confcommercio, è membro di Unionturismo, oltre a essere tra i soci fondatori del Forum nazionale dei giovani. A livello internazionale, l’Aig è membro e unico rappresentante per l’Italia della Federazione internazionale degli ostelli per la gioventù (HI-Hostelling International). Confluiscono in Hostelling International 90 organizzazioni nazionali presenti in ogni continente: ciascuna è competente per il funzionamento degli ostelli territori al mente dipendenti (oltre 5mila) e per le attività sociali e culturali connesse. L’Aig partecipa all’HiQuality Programme, per migliorare continuamente gli standard degli ostelli per la gioventù della catena Hostelling International, per la loro certificazione ufficiale.

Con il Progetto OstHello, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento gioventù, a partire dal 2011, in nove ostelli e in via sperimentale, sono stati realizzati laboratori di musica, cinema, teatro, visual art, giornalismo, con la strutturazione e l’apertura delle relative sale per esibizioni e mostre. Tra altre significative iniziative culturali dell’Associazione: il Premio di letteratura di viaggio «II Viaggiautore»; il circuito per le esibizioni di giovani artisti negli ostelli, dal suggestivo nome «Hostel Art Festival). Il portale www. aighostels.it permette di ottenere tutte le più utili e aggiornate informazioni turistiche e culturali e di prenotare gli ostelli, naturalmente senza il pagamento di commissione alcuna.

 

La scommessa delle donne

 

Ad Anita Baldi è dedicato il primo volume (Turismo e gioventù: la scommessa, Rubbettino Editore) della collana Galassia Rosa, diretta da Roberto Messina, che raccoglie storie esemplari di donne di successo italiane. Il libro-intervista ripercorre il cammino dell’Aig, cominciato in Italia nel 1945, e, contestualmente, la storia di una donna (e di una professionista) che ha saputo trasformare, in meglio, un intero settore. Anita Baldi, testimone e interprete di un’avventura intensa, ha contribuito allo sviluppo della rete degli

ostelli come un’opportunità economica e culturale per tutto il paese, e per il comparto turistico e dell’accoglienza in particolare.

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