Quando la memoria guarda al futuro

del 11 Luglio 2012

Da Il Quotidiano della Calabria – 11 luglio 2012
Presentato a Cosenza il libro del giornalista Giuliano Santoro “Su due piedi”

“Il mio rapporto con la Calabria è stato sempre di odio e di amore, adesso dopo questo viaggio “su due piedi” guardo questa regione in maniera diversa, la sento più mia». Queste le parole di Giuliano Santoro che ha presentato il suo libro “Su due piedi” edito dalla Rubbettino ieri alla Ubik di Cosenza. Insieme all’autore hanno raccontato il libro lo storico Vittorio Cappelli, lo scrittore Claudio Dionesalvi, il sociologo Paolo Jedlowski. Santoro giornalista cosentino (anche se adesso preferisce definirsi calabrese ) trapiantato a Roma ha presentato nella sua città di origine il suo libro che parla di Calabria. Un viaggio durato un mese, nell’estate del 2011, partendo a piedi da Cavallerizzo: uno dei tanti paesi “doppi”, la parte vecchia abbandonata e la new town di cemento. Santoro ha tenuto il diario giornaliero di quel viaggio proprio sulle pagine del Quotidiano. E ha parlato della Calabria, dei suoi ricordi da bambino anche attraverso i racconti di tanti compagni di viaggio.

Vittorio Cappelli, curatore della collana “Viaggio in Calabria” della Rubbettino, ha spiegato come solitamente nei libri di viaggi passato e presente si incrociano «ma nel libro di Santoro si va oltre, passato e presente si incrociano guardando però al futuro». Il camminare di Santoro secondo Claudio Dionesalvi è stato «un “caminar preguntando”» un imparare camminando attraverso i luoghi della propria terra di origine. «Santoro nel suo libro-dice ancora Dionesalvi – si lascia alle spalle ogni banalità e ogni retorica nel descrivere i luoghi e le persone ma parla in maniera semplice, chiara e diretta». «Un libro bello e intelligente» esordisce Paolo Jedlowski che ha accompagnato Giuliano in una tappa del suo cammino. «Un libro in cui la memoria dei luoghi e quella dei personaggi guardano al futuro. Che guarda al passato senza mitizzarlo. Un camminare per fermarsi a capire e per porsi delle domande». Al margine dell’incontro, ma non tanto al margine, l’appello per la raccolta di firme sul sito l0x100.it per evitare che 10 ragazzi coinvolti nelle manifestazioni di Genova vengano condannati in Cassazione.
Di Tiziana Aceto

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