Il racconto sincero della vita condotta da un grande artista

di Antonio Sorgi, del 14 Giugno 2016

Da La Gazzetta del Sud del 10 giugno

Un libro-intervista raffinato, parimenti alle sue creazioni di alta gioielleria, per squadernare la memoria e cogliere le sfumature della storia dell’orafo Gerardo Sacco: esemplare uomo di Calabria che tanto ha dato alla nostra terra, spinto da una forte passione impreziosita da rara umiltà. “Sono nessuno! Il mio lungo viaggio tra arte e vita” il titolo del volume presentato ieri al “Retrò” che Gerardo Sacco ha scritto con il giornalista Francesco Kostner per i tipi di Rubbettino. Un racconto attraverso il quale, per la prima volta, Sacco mette ordine nei ricordi mostrando acuta capacità di analisi ed efficacia comunicativa. Alla partecipata presentazione, promossa da Stefania e Sergio Mazzuca titolari di “Scintille Montesanto” e moderata dalla giornalista Valentina Zinno, oltre gli autori del volume, sono intervenuti lo stesso Sergio Mazzuca ed il caposervizio della Gazzetta del Sud Arcangelo Badolati che ha rimarcato l’umiltà di Sacco: «Un uomo di fede che non ha mai smarrito il senso della vita. L’amore per la moglie e per la madre. Questo libro attraversa la sua esistenza fatta di sacrificio ed amore. Ha trasformato il suo sogno in una realtà meravigliosa». Sono state, in maniera suggestiva, raccontate le pagine dell’infanzia e del cammino di Sacco (tra cui l’importante incontro con Franco Zeffirelli). Gerardo Sacco è apparso molto emozionato nel raccontare e raccontarsi ai “suoi” cosentini. Il volume, realizzato grazie al contributo della Fondazione Carical, racchiude un intenso “faccia a faccia” tra l’orafo delle dive ed il giornalista Francesco Kostner, responsabile relazioni esterne e comunicazione dell’Unical. Un prestigioso cammino artistico – quello di Gerardo Sacco – che lo ha reso famoso nel mondo. I suoi gioielli sono stati indossati e godono della considerazione di celebrità cinematografiche, teatrali e televisive. Creazioni specchio di un’originale e costante ricerca socio-antropologica. Durante la serata la giornalista Elena Scrivano, in rappresentanza del Comune, ha consegnato un riconoscimento all’artista crotonese. Poi una sorpresa: il ritrovamento di un gioiello storico da parte di Sergio Mazzuca realizzato proprio da Gerardo Sacco: esempio di rivincite positive che fanno la storia. Sofferenze e rinascite nel suo libro, racconto dell’anima custodita ed offerta a noi per regalarci, frutto di tanto lavoro e sacrificio, la sua bellezza. Quella di un uomo navigato.
Focus
Contaminazioni e suggestioni tutte calabresi caratterizzano i gioielli di Gerardo Sacco. Tradizione ed innovazione. Oro ed argento per raccontare il sapore del Sud nel mondo. Il regista Franco Zeffirelli gli affidò la realizzazione dei gioielli di scena per numerose opere teatrali e cinematografiche. Il suo estro, elaborato ed eccentrico, lo ha reso capace di creare tesori multiformi e multicolori con riferimenti agli antichi mestieri ed all’arte più sperimentale. L’originalità delle opere di Gerardo Sacco risiede nell’unicità delle realizzazioni. Palingenesi emotive e frammenti d’infanzia. Voglia di vita e di avvenire. Tutto questo lo ha reso uno dei più apprezzati orafi a livello internazionale.

di Antonio Sorgi

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