Lupis e Nava tra l’esperIenza in guerra e l’amore per la scrittura (inquietonotizie.it)

di Eva Saltalamacchia, del 18 Luglio 2018

Marco Lupis

Il male inutile

Dal Kosovo a Timor Est, dal Chiapas a Bali le testimonianze di un reporter di guerra

Li accomuna una grande amicizia nata dopo l’esperienza fatta in guerra come reporter e la conseguente voglia di scrivere. Entrambi erano ieri a Gioia Tauro per presentare i loro ultimi libri, spalleggiandosi ed esaltando ognuno le qualità dell’altro con un timido sorriso che diceva tutto sul loro rapporto.

Due personalità di rilievo invitate a Palazzo Baldari dal gruppo di lettura Lab Donne, nato due anni fa grazie ad un’idea di Monica Della Vedova e Saveria Lollio, che in così poco tempo ha preso piede nella città del porto con idee essenziali e innovative.

“Il boss è immortale” e “Il male inutile” sono i libri rispettivamente di Nava e Lupis presentati durante l’incontro introdotto da Teresa Napoli, e che ha visto come moderatrici Saveria Lollio e Francesca Orefice.

“Nei nostri libri c’è molto di ciascuno di noi. – ha detto Lupis – Fare il mestiere che abbiamo fatto lascia dei segni che inevitabilmente impattano con la vita privata. Nessuno è Superman”.

Da qui la voglia di scrivere dei due giornalisti, di riportare fedelmente o sotto forma di romanzo le vicende rimaste sotto la pelle.

“La morte più è lontana e meno ci interessa, meno ci colpisce. – ha detto invece Nava – Per quello sono importanti le iniziative di solidarietà. Riportare all’attenzione del pubblico le tragedie che colpiscono il mondo attraverso il nostro mestiere diventa fondamentale”.

Tanti i punti trattati durante l’evento: dal concetto del male al cambiamento del giornalismo italiano, dalla forza delle donne alla politica e l’attualità.

“Sono rimasti in pochi oggi a fare il nostro lavoro. – ha aggiunto Lupis – Del conflitto in Siria per esempio abbiamo avuto pochissime informazioni. Attraverso internet abbiamo l’impressione di aver capito tutto e invece non abbiamo capito niente. E questo perchè non c’è nessuno che ci spieghi, che contestualizzi”.

Diversi poi gli interventi da parte del pubblico e le domande poste ai due ospiti che non si sono risparmiati nei commenti. Enza Versace ha anche recitato alcuni brani estrapolati dalle due opere dando un’idea dello stile comunicativo degli scrittori.

Dietro la memoria di fatti terribili, di guerre e massacri raccontati da Lupis nel suo libro con la speranza che non cadano nel dimenticatoio, e dietro storia dell’ispettore Bernard Bastiani, partita dalla città di Napoli e che racconta di un misterioso furto nella cappella di San Severo, è insomma evidente che c’é un mondo da scoprire. Un mondo visto con gli occhi di due persone che si sono dedicate all’informazione vera, riportando la realtà dei fatti e con tutti i rischi del caso.

Si tratta di Massimo Nava, editorialista del Corriere della Sera, corrispondente da Parigi così come da altre zone del mondo; e Marco Lupis, corrispondente e inviato speciale dall’Estremo Oriente, e soprattutto da Hong Kong, per Panorama, Il Tempo, Corriere della Sera, L’Espresso, Repubblica e per la RAI.

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