Le stelle uruguayane nel cielo di Milano

del 12 Luglio 2013

Presentato a Le Trottoir il romanzo di Stefano Marelli. Ecco il racconto dell’evento
 

La serata è cominciata con l’introduzione di Andrea G. Pinketts sulla trama di Altre stelle uruguayane. Pinketts ha presentato i nodi fondamentali della trama senza svelare troppi dettagli, elencando puntualmente i colpi di genio dal punto di vista stilistico e narrativo. Dopo di lui, Antonio D’Orrico ha citato di nuovo Osvaldo Soriano riferendosi allo stile di Stefano e ha ricreato il contesto storico legato alle vicende calcistiche della Celeste, cercando una connessione con le vicende narrate nel romanzo, mettendo in evidenza l’abilità di Stefano nel creare una storia verosimile, in cui realtà e finzione si mescolano e si fondono, fino a confondersi soprattutto per chi non si intende di calcio. Gigi Garanzini, invece, per prima cosa ha messo in evidenza il parallelismo tra la storia personale di Stefano (origini brianzole, naturalizzato in Svizzera, che trova il suo editore in Calabria) con gli spostamenti geografici che muovono le vite dei personaggi del libro. Quindi ha sottolineato una diversità di stile e di ritmo tra la parte ambientata in Sudamerica e le vicende che si svolgono in Italia: libertà totale, di spazio e tempo, aldilà  dell’oceano vs un ritmo più serrato e una narrazione storicamente dettagliata per il periodo italiano. Ne è seguito un vivacissimo scambio di opinioni. Se Garanzini si è detto particolarmente catturato dall’atmosfera sudamericana, Pinketts ha evidenziato la capacità del vero scrittore di cambiare registro e ritmo in funzione dei contesti narrati, trovando efficace e coinvolgente il cambio di marcia operato da Stefano nel corso della narrazione. Si è parlato dei numerosi passaggi comici e tragicomici che stemperano il ritmo incalzante di un intreccio che ha anche tratti drammatici e che certo non si esaurisce in una storia di calcio. Ha concluso D’Orrico, ancora una volta con un apprezzamento per la capacità di scrittura di Stefano, il senso della frase e della parola.

Saluti presidenziali… Scrittori a confronto.
Il padrino D’Orrico e il figlioccio Marelli Quelli che il calcio… specie sudamericano
La parola all’autore L’immancabile foto di gruppo (con editore e presidente)
Il riposo dei guerrieri Chi non beve in compagnia…

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Clicca qui per leggere la recensione di Antonio D’Orrico su “Sette-Corriere della sera”
 

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