Le rivolte nelle immagini. Gesta di banditi e briganti (Calabria Ora)

del 4 Gennaio 2012

Da Calabria Ora – 03 gennaio 2012
Le xilografie dei secoli scorsi, stampe e acquerelli di inizio Ottocento, e le prime foto, sul finire dello stesso secolo: immagini rare, bellissime e terribili, che accompagnano la puntuale analisi storiografica di Enzo Ciconte in “Banditi e briganti, rivolta continua dal Cinquecento all’Ottocento“, da poco nelle librerie per i tipi di Rubbettino editore. Un testo nuovo, nello sconfinato panorama della letteratura sul brigantaggio, che per la prima volta riprende e racconta “il filo che lega e separa banditi e briganti” e i contesti politici, sociali, religiosi e culturali in cui si svolsero le vicende oggi avvolte dal mito e dalla leggenda. Banditi, come venivano definiti quelli “colpiti dal bando”, ossia dal decreto di espulsione dalla comunità, tra il Cinquecento e il Settecento; briganti, come i francesi indicavano tutti quelli che si ribellavano alla loro dominazione. In Calabria, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Abbruzzo, ma non solo, come sottolinea Ciconte, il brigantaggio appartenne anche al Lazio, al Veneto, al Piemonte, alla Toscana e all’Emilia-Romagna: la mappatura di un fenomeno storico e sociologico che produsse una lunga scia di sangue e la durezza della repressione indiscriminata. Gli antenati dei briganti, le leggi, il tempo dei francesi e quello del Papa Re, il brigantaggio sotto i Borbone e il brigantaggio all’arrivo dei piemontesi: un lungo periodo storico scandagliato dall’autore privilegiando l’approfondimento del problema della terra, del rapporto tra briganti e potere locale e tra briganti e criminalità locale. Ciconte, autorevole docente di storia della criminalità organizzata all’università di Roma Tre, è stato anche consulente della Commissione parlamentare antimafia, e ha firmato saggi di successo come “Mafie straniere in Italia. Storia ed evoluzione”, “Australian ‘ndrangheta” e “‘Ndrangheta padana”, mentre con Nicola Ciconte, ha pubblicato “Il ministro e le sue mogli, Francesco Crispi tra magistrati, domande della stampa, impunità”; e con Vincenzo Macrì e Francesco Forgione “Osso, Mastrosso, Carcagnosso. Immagini, miti e misteri della ‘ndrangheta”, tutti editi da Rubbettino.

 

Di Maria Teresa D’Agostino

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