Un’altra libertà, il libro del cardinale Ruini e Quagliariello (ilcapoluogo.it)

di Kristin Santucci, del 19 Febbraio 2020

Camillo Ruini, Gaetano Quagliariello

Un’altra libertà

Contro i nuovi profeti del paradiso in terra

a cura di Claudia Passa

Al centro del libro, edito da Rubbettino e curato da Claudia Passa, la riflessione sui nuovi diritti, quelli figli di una contemporaneità che va verso la strada di «una ingegneria genetica, con l’obiettivo di creare il Paradiso sulla terra», ha spiegato il senatore Quagliariello contattato dalla nostra redazione.

La libertà di oggi, che vuole spesso varcare ogni limite e confine. Il presupposto di partenza per un dialogo laico, fatto anche di materiale raccolto nel tempo: articoli, interviste, scritti di vario genere, presi ad esame.

«La visione del mondo che oggi ho maturato – scrive il senatore sul suo profilo Facebook – deve tantissimo alla frequentazione del Cardinale e sono felice, quindi, di aver fatto da spalla, in questo libro, a un’esposizione esauriente del “riunismo”: un pensiero destinato a non consumarsi a differenza dell’effimero della politica del nostro tempo».

Il libro Un’altra libertà sarà presentato sia a Roma che a L’Aquila, dove arriverà molto probabilmente anche il Cardinale Ruini, per parlarne insieme a quanti vorranno partecipare.

Qual è, quindi, l’altra libertà raccontata nell’opera a firma del cardinale e del senatore Quagliariello?

Quella che prende spunto dalla riflessione sulla libertà a 360 gradi, secondo la ricostruzione del rapporto tra la libertà stessa e la tradizione cristiana. «L’ideologia ormai generalmente diffusa nella società moderna è quella che guarda alla libertà assoluta, che ruota intorno ad una programmazione totale della propria vita, dalla nascita fino alla morte», ha spiegato ancora Quagliariello.

«Un’ideologia non prova di rischi, anzi. Vittime di questa moderna prospettiva finiscono per essere quasi sempre i più deboli, i più poveri. Ad esempio, parlando di utero in affitto il concetto può risultare maggiormente chiaro. La pratica nasce dal principio che ci sia il diritto alla genitorialità, anche contro il dato di natura: in questo modo il nascituro non conosce la propria origine. Qui c’è la prima discriminazione, la seconda, invece, sta nel fatto che solo non tutti possono permettersi la pratica dell’utero in affitto. Sono i poveri, quindi, ad uscire discriminati da questo metodo».

Esempi, riflessioni, analisi e diverse prospettive. Tutto questo e molto di più nel viaggio verso ‘Un’altra libertà’ condotto e accompagnato da Quagliariello e dal Cardinale Camillo Ruini.

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