“Risorgimento: Costituzione e indipendenza nazionale. 1815-1849 / 1849-1866” di Balzani e Fiorentino (Stroncature)

di Redazione, del 10 Gennaio 2023

Roberto Balzani, Carlo M. Fiorentino

Storia dell’Italia contemporanea 1

Risorgimento: Costituzione e indipendenza nazionale (1815-1849 / 1849-1866)

Il prossimo 31 gennaio alle ore 17:00, Stroncature ospita la presentazione di “Risorgimento: Costituzione e indipendenza nazionale. 1815-1849 / 1849-1866” di Roberto Balzani e Carlo M. Fiorentino. Si tratta del primo volume dell’opera “Storia dell’Italia contemporanea” di Rubbettino, con la quale la casa editrice celebra i cinquant’anni dalla sua fondazione. Con gli autori dialoga Andrea Ciampani. Per partecipare è necessario registrarsi.

Risorgimento: Costituzione e indipendenza nazionale. 1815-1849 / 1849-1866 - Roberto Balzani - copertina

La Storia dell’Italia contemporanea si apre con il primo dei quattro volumi dedicati al profilo politico delle vicende italiane degli ultimi due secoli nello scenario internazionale. Dopo l’Introduzione di Andrea Ciampani all’intera opera, nella prima parte del volume Roberto Balzani affronta i processi di maturazione, spesso difformi e competitivi, delle aspirazioni nazionali e delle richieste liberal-costituzionali, elaborati nel susseguirsi di accelerazioni e pause che segnarono gli Stati italiani nel quadro europeo. Il loro sovrapporsi, per effetto di scelte politiche e militari e di eventi accidentali, portò infine a misurare il confronto sulla modernizzazione liberale nella Penisola sul metro dell’esperienza piemontese. Nella seconda parte, Carlo M. Fiorentino segue l’evoluzione dei percorsi avviati alla fine del biennio 1848-1849, richiamando le disillusioni riformiste e le proposte di un impossibile ritorno al passato, pure presenti in vari Stati italiani a fronte della via europea all’unità nazionale perseguita da Cavour. Dopo la proclamazione del Regno d’Italia, il giovane Stato unitario si consolidò affrontando problemi di equilibrio interno e di dissidenza sociale, trasferendo la capitale da Torino a Firenze e combattendo la guerra per il Veneto.