Campi immaginabili

Rivista semestrale di cultura diretta e fondata da Rocco Mario Morano

Fondata ne 1990 e diretta da Rocco Mario Morano, la rivista «Campi Immaginabili» si è distinta per aver creato

Rivista semestrale di cultura diretta e fondata da Rocco Mario Morano

Fondata ne 1990 e diretta da Rocco Mario Morano, la rivista «Campi Immaginabili» si è distinta per aver creato e consolidato proficue occasioni di confronto di idee e metodologie tra i nostri italianisti più qualificati operanti anche all’estero e quelli stranieri.
Inclusa nei più importanti repertori bibliografici internazionali delle riviste di studi umanistici, si rivolge al pubblico degli specialisti di letteratura italiana e comparata, offrendo, allo stesso tempo, strumenti utili di consultazione e di aggiornamento ai docenti delle scuole secondarie e spunti e suggerimenti di lettura ai cultori più esigenti e raffinati delle lettere.
Per l’apertura a tematiche vaste e complesse, l’indipendenza critica, la dimensione e il valore qualitativo dei contributi, è stata definita «lo spaccato migliore dell’Italia letteraria».
Giorgio Bárberi Squarotti ha dichiarato:«La rivista “Campi Immaginabili”, con i suoi saggi di carattere filologico e critico e il suo rigore scientifico – abbastanza raro oggi – è diretta in modo eccellente ed estremamente originale anche per scelta di argomenti e di autori di assoluto valore, talora addirittura mai studiati e ricondotti a una visione nuova e del tutto indipendente da qualsiasi scuola o moda o tendenza dominanti».

Campi immaginabili

Rivista semestrale di cultura diretta e fondata da Rocco Mario Morano

Fondata ne 1990 e diretta da Rocco Mario Morano, la rivista «Campi Immaginabili» si è distinta per aver creato e consolidato proficue occasioni di confronto di idee e metodologie tra i nostri italianisti più qualificati operanti anche all’estero e quelli stranieri.
Inclusa nei più importanti repertori bibliografici internazionali delle riviste di studi umanistici, si rivolge al pubblico degli specialisti di letteratura italiana e comparata, offrendo, allo stesso tempo, strumenti utili di consultazione e di aggiornamento ai docenti delle scuole secondarie e spunti e suggerimenti di lettura ai cultori più esigenti e raffinati delle lettere.
Per l’apertura a tematiche vaste e complesse, l’indipendenza critica, la dimensione e il valore qualitativo dei contributi, è stata definita «lo spaccato migliore dell’Italia letteraria».
Giorgio Bárberi Squarotti ha dichiarato:«La rivista “Campi Immaginabili”, con i suoi saggi di carattere filologico e critico e il suo rigore scientifico – abbastanza raro oggi – è diretta in modo eccellente ed estremamente originale anche per scelta di argomenti e di autori di assoluto valore, talora addirittura mai studiati e ricondotti a una visione nuova e del tutto indipendente da qualsiasi scuola o moda o tendenza dominanti».

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