Maria Teresa Pellegrini Raho

Per un andirivieni oscuro

Prefazione di Iaia de Marco

Cartaceo
15,20 16,00

Questo libro intreccia e dà unità al dialogo tra una storia familiare, narrata nella prima parte, e una storia sociale e politica che anima la seconda. La separazione tra le due dimensioni non è

Questo libro intreccia e dà unità al dialogo tra una storia familiare, narrata nella prima parte, e una storia sociale e politica che anima la seconda. La separazione tra le due dimensioni non è netta, tutt’altro: le attraversa il filo comune dell’esperienza di un giovane patriota, bisnonno dell’autrice, che in un manoscritto ‒ ritrovato tra carte custodite per oltre un secolo ‒ racconta la propria carcerazione a Napoli negli anni 1858-1859, sotto l’accusa di cospirazione antiborbonica. Il racconto si muove tra la memoria dell’autrice, che restituisce volti e vicende ormai dimenticati, e la vivida descrizione della vita nella prigione della Vicaria, con le sue molteplici sfaccettature umane. Due mondi si confrontano: quello dell’autrice, segnato dai profondi mutamenti dell’emigrazione degli anni Sessanta, e quello del giovane patriota, sospeso tra tragedia, speranza e sogno di un’Italia che stava per nascere.

Indice

Prefazione di Iaia de Marco
L’inizio
Il ritrovamento del manoscritto
Napoli
Andrea Cefaly
Manoscritto di Francesco Pellegrini Raho
Correva l’anno 1858
Il vaiolo. L’ospedale San Francesco
Gli amici di Agesilao Milano
Rientro nel carcere della Vicaria
Le novelle delle mille e una notte
Enrico Pessina
L’incontro-scontro con Nicola Iossi
Verso la liberazione
La grotta del coccodrillo
Albero genealogico
Pergamena di laurea in farmacia
Analisi grafologica di Donata Di Maio
Ringraziamenti sinceri e un po’ di confessione

Eventi

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