Girolamo Cotroneo

Le virtù minori

Cartaceo
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Le virtù qui indicate – l’altruismo, il perdono, la menzogna, la vergogna, l’autorità, l’invidia – sono dette minori perché non hanno la forza delle grandi virtù – prudenza, giustizia, fortezza, temperanza – proposte da

Le virtù qui indicate – l’altruismo, il perdono, la menzogna, la vergogna, l’autorità, l’invidia – sono dette minori perché non hanno la forza delle grandi virtù – prudenza, giustizia, fortezza, temperanza – proposte da Platone e accolte dalla dottrina cristiana con il nome di “virtù cardinali”. Sono soltanto comportamenti, per alcuni dei quali il termine “virtù” non è neppure del tutto adeguato. Lo sono certamente l’altruismo e il perdono, e in qualche modo anche la vergogna, che può segnare il momento iniziale di un riscatto; più difficile invece considerare tale l’invidia, anche se può generare l’emulazione, e meno ancora la menzogna, qui però osservata soltanto nell’ambito della politica, dove può talora essere giustificata. Ma ciò che soprattutto le caratterizza è il loro presentarsi come comportamenti individuali e non sociali: chi non è altruista, chi non è generoso, chi non prova vergogna, può essere poco amato, ma non respinto dalla società civile; ed è questo soprattutto a renderle “minori”.

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