Carlo Pelanda

Italia globale

La nuova strategia

Questo è un libro di strategia che ne sollecita una nuova per l’Italia dove vengano combinate una proiezione globale ed una riconfigurazione interna che la sostenga. La strategia si basa sull’idea che l’inversione della

Questo è un libro di strategia che ne sollecita una nuova per l’Italia dove vengano combinate una proiezione globale ed una riconfigurazione interna che la sostenga. La strategia si basa sull’idea che l’inversione della tendenza al declino  dell’Italia possa avvenire grazie al traino di una proiezione mondiale dell’Italia che ne aumenti la rilevanza internazionale e la ricchezza interna anche attraverso un adeguamento futurizzante e ambizioso del sistema istituzionale, economico e sociale per sostenere la proiezione esterna. Ma tale rilevanza va messa al servizio del rafforzamento dell’alleanza tra democrazie che è sfidata dalla difficoltà di sostenere modelli di capitalismo di massa e dall’emergere nel mondo di potenze autoritarie aggressive. Pertanto non si tratta di una strategia nazionalista “chiusa”, ma di una contributiva “aperta”: la responsabilità di prendere più forza nazionale per contribuire al rafforzamento e all’espansione del complesso democratico globale, ovviamente includendo nel progetto il rafforzamento stesso della democrazia italiana, correlato. Il realismo del progetto – che è probabilistico e non deterministico – è sostenuto da un’analisi del potenziale italiano che lo fa vedere possibile. Il libro aspira a essere uno strumento di “potere cognitivo” per portare il pensiero strategico italiano, via individuazione di un “vettore strategico”, dalla postura passiva degli ultimi decenni a una attiva. Il metodo è sistemico con enfasi sulla visione di “Geopolitica economica”.

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Pulisci

Indice

Presentazione

Introduzione: vincoli, spazi e potenziale per la strategia «Italia globale»

PARTE PRIMA
La strategia esterna

1. Il nuovo contesto mondiale
1. Il nuovo bipolarismo 
Il tipo di conflitto nel nuovo bipolarismo 
2. Deglobalizzazione conflittuale e duplice riglobalizzazione selettiva 
La tendenza verso due mercati separati 
3. La competizione per la conquista dell’area grigia 
4. Forza e debolezza degli Stati Uniti 
L’effetto boomerang della strategia del commercio internazionale asimmetrico 
La difficile armonizzazione tra mantenimento e sostenibilità dell’impero 
La difficoltà americana nel dare una base economica all’alleanza politica del G7 
Il precedente degli accordi Tpp e Ttip (2013-2016) 
Il gap di convergenza economica nel G7 
5. Debolezza reale e forza potenziale dell’Unione europea

2. I tre livelli della nuova strategia «Italia globale»
1. La grande strategia condivisa Nova Pax 
La base di mercato per l’alleanza tra democrazie 
Reticolo di accordi bilaterali economici da cui sviluppare una matrice integrata 
La riglobalizzazione selettiva 
Dalla Pax Americana a una Nova Pax per gradi 
2. Il metodo di composizione via sovranità convergenti e reciprocamente contributive 
L’avvio della Libera comunità consolidando ed estendendo il G7 
L’estensione multilivello del G7 
3. La creazione di una metamoneta del G7: il credit 
L’opportunità strategica di un G7 + per un’Italia globale 
4. La creazione di un’italosfera più grande via orizzontalità strategica 
Il principio della «centralità sufficiente» nel Mediterraneo 
Il mix tra strategia unilaterale e multilaterale 
Cenno sull’esplorazione di convergenze con il Vaticano 
Il progetto Lago Adriatico 
La proiezione nei Balcani orientali 
Africa, Pacifico, Sudamerica e Asia centrale 
Le risorse italiane per l’espansione globale orizzontale 
5. La proiezione globale dell’Italia via progetti verticali 
Progetti Eso 
Progetti Endo 
Progetti Eco 
Ecofuturizzazione 
Idrotech 
Progetti Eden 
Progetti di agricoltura sintetica 
Concorrenza e collaborazione entro l’Ue 

3. Varianti e raccordo tra strategia esterna e interna
Raccordo tra strategia esterna e interna dell’Italia 

PARTE SECONDA
La strategia interna

4. Dalla denazionalizzazione passiva al nuovo progetto nazionale attivo
1. Una storia di progetti nazionali incompiuti, deboli o impediti 
L’Italia compressa 
L’indebolimento dell’Italia per mancanza di un progetto nazionale postbellico 
L’insuccesso della strategia di europeismo nominale 
Il boomerang reale dell’europeismo nominale 
Lo Stato nazionale come mattone dell’ordinamento internazionale 
Riferimento nazionale positivo vs nazionalismo negativo 
La domanda implicita di riferimento alla nazione 
2. Il nuovo progetto nazionale 
Un’Italia da rifare 
La relazione tra progetto nazionale
e democratico 
La crisi della rivoluzione democratica 
Il progetto di una democrazia funzionante, convergente e contributiva 

5. Dalla governabilità orizzontale a quella verticale
1. Il deficit di governabilità 
2. L’ipotesi di più verticalità nel sistema di governo parlamentare 
L’istituzione della sfiducia costruttiva e del potere del premier di indire nuove elezioni 
La modifica dei poteri del Presidente della Repubblica 
3. L’ipotesi di Repubblica presidenziale 
La verticalità necessaria per la politica estera e di sicurezza 
Più verticalità a livello centrale permette più autonomia locale 
I timori al riguardo del modello presidenziale sono ingiustificati 
Il presidenzialismo in realtà salva i partiti trasformandoli da gestionali a elettorali 
4. Governabilità verticale e contratto fiscale 
5. La relazione tra verticalità ed efficienza del sistema economico 
Detassazione 
Produttività della spesa pubblica 
Configurazione efficiente ed espansiva del mercato 
Riequilibrio delle protezioni 
Il criterio del riformismo adattivo 
6. Verticalità necessaria per la priorità di ridurre il debito 
Patrimonio contro debito 
L’operazione richiede una gestione politica verticale 

6. Dal welfare passivo a quello d’investimento
1. Una società attiva in declino perché ingabbiata in un modello passivizzante 
La ricerca di una soluzione liberalizzante innovativa e socialmente consapevole 
2. La crisi delle garanzie 
Il modello statunitense delle garanzie attive indirette 
Il modello europeo delle garanzie passive dirette 
La regressione della classe media in ambedue i modelli 
Il difetto genetico delle garanzie redistributive e di protezionismo sociale 
Il liberalismo deve includere il concetto di garanzia innovandola 
La ricerca del giusto mix 
L’effetto illusorio del boom postbellico 
L’effetto illusorio del commercio internazionale asimmetrico 
La stagione del riformismo inefficace 
Il giusto mix non può esistere fino a che la garanzia resta passiva 
3. L’innovazione: il nuovo modello delle garanzie attive 
La rappresentazione di una società come ciclo trasfigurativo del capitale 
Il requisito di complementarietà tra Stato e mercato 
La combinazione tra garanzie attive indirette, dirette e fisco 
La garanzia attiva indiretta come qualificazione del capitale politico 
La garanzia attiva diretta come qualificazione del capitale umano 
4. L’inversione della curva delle garanzie dirette e delle protezioni sociali 
La curva «a gobba» 
La curva a «U» 
5. I punti essenziali del nuovo modello economico 
Il credito formativo come nuovo diritto 
I costi dello Stato ordinativo sono investimenti sistemici 
6. L’evoluzione del contratto fiscale nazionale 
Gli adulti avranno meno protezioni, ma più vantaggi dalle garanzie attive indirette 

Conclusioni: indicazioni per nuove ricerche
Più ricerca sul ciclo trasformativo del capitale in una nazione 
Più ricerca sul modello di convergenza tra democrazie 
La ricerca per una bandiera delle democrazie 

Appendice: riferimenti di ricerca

Rassegna

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