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35° Rapporto Italia

Percorsi di ricerca nella società italiana

Cartaceo
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La società complessa sembra opporre forte resistenza al lavoro di ricerca sociale; ogni lettura ideologica forte è destinata ad essere in breve falsificata dall’altissimo numero di fattori in gioco e dall’inestricabile rete che li

La società complessa sembra opporre forte resistenza al lavoro di ricerca sociale; ogni lettura ideologica forte è destinata ad essere in breve falsificata dall’altissimo numero di fattori in gioco e dall’inestricabile rete che li intreccia e li organizza su piani diversi. Ciò non significa, tuttavia, che si debba rinunciare a priori ad una lettura macro-sociologica della realtà, ad una lettura per blocchi  i fenomeni e per grandi processi di trasformazione. Quel che sembra inevitabile è, piuttosto, abbandonare la pretesa di possedere la verità nella sua intaccabile interezza. Il crollo delle sicurezze socio-ideologiche degli ultimi decenni dovrebbe averci insegnato almeno questo: una maggior consapevolezza ed un maggior grado di modestia. Siamo impegnati in un lavoro di conoscenza che si definisce progressivamente, che costantemente rivede i propri strumenti operativi, le proprie “verità”, i confini della propria esperienza. Alla base del Rapporto Italia c’è questa consapevolezza e la conseguente volontà di non cedere al fascino di un punto di osservazione forzosamente unificante. Il nostro lavoro è, piuttosto, il tentativo di compenetrare fra loro prospettive diverse, di seguire, finché le tracce lo rendano plausibile, diversi percorsi, di costruire provvisori piani di comprensione e spiegazione dei fatti. Come strumenti di lavoro e di orientamento (ma solo in quanto tali) quest’anno abbiamo isolato sei polarità sociali che, per ragioni diverse, ci sono sembrate decisive nell’attualità del caso-Italia, benché, in nessun caso “decisivo” voglia dire  unico” o “insostituibile”: La prima cosa che bisogna dire circa la struttura del Rapporto riguarda, dunque, la scelta metodologica e culturale di individuare quella che abbiamo chiamato “la dialettica degli opposti”. La scelta merita una qualche spiegazione. Nella difficoltà di rappresentare la complessità, abbiamo operato sui luoghi “estremi” dei processi sociali, nella convinzione che ai confini le logiche sociali si decantino e mostrino con  maggiore evidenza la loro forza o la loro debolezza. La dialettica degli opposti ha questo innegabile vantaggio che, abbandonato il sogno statistico della media, mostra le polarità e gli intrecci fra i termini estremi. Ovviamente, c’è anche un limite: quello di tenere in minore considerazione il corpo centrale della problematica, ma questo è il prezzo che il Rapporto ha deciso di pagare allorché ha fatto la sua scelta metodologica e culturale. Si tratta di un metodo che può non essere condiviso, che può essere criticato in nome di altri possibili metodi, ma che a noi è sembrato particolarmente istruttivo e, soprattutto, rispondente alla linea di lavoro che il nostro Istituto  persegue attraverso le sue ricerche. Detto questo, si potrebbe credere che i singoli saggi dedicati alle diverse polarità individuate pretendano di possedere una qualche esaustività. In verità, le cose non stanno in questo modo. Sarebbe stato praticamente impossibile pensare di esaudire le diverse questioni con un saggio breve: ogni punto preso in considerazione dal nostro Rapporto avrebbe meritato ben altro spazio. I diversi saggi operano, al proprio interno, un taglio di lettura, disegnano un percorso di riflessione. Si può dire che essi stanno, rispetto al tema considerato, tanto in una relazione di carattere generale che in una di carattere specifico e particolare. Questo carattere parziale e, quindi, di proposta dei singoli saggi ha richiesto che la struttura del Rapporto venisse arricchita da ulteriori elementi: le schede. Le diverse schede realizzate sono tutte  riconducibili ai saggi base, ne costituiscono, per così dire, il prolungamento fenomenologico, ma, al tempo stesso, rappresentano il punto di partenza concreto per una lettura critica dei saggi stessi.

Indice

CONSIDERAZIONI GENERALI DI GIAN MARIA FARA
Il dovere di avere coraggio 
Tempi ordinari, tempi straordinari
I “giganti” che ci sovrastano
Alla ricerca della rappresentanza perduta
Sempre più soli
Senza famiglia
Senza più figli
Nuove monadi
L’era delle migrazioni
I freni della Crescita
Responsabilità e progettualità: il caso emblematico della Sanità
Passare dal “contro” al “per”
Il dovere di avere coraggio

STATO/MERCATO
Tra Stato e Mercato 
1. La condizione economica delle famiglie italiane
2. Criptovalute e NFT e mondo virtuale: tra fisco e geopolitica
3. Evoluzione della Giustizia tributaria
4. Fisco ed energia – la tassazione degli extraprofitti e la nuova Robin Tax
5. Il Sistema Portuale Italiano
6. L’Inflation Reduction Act e le conseguenze per l’Europa
7. Effetto delle sanzioni alla Russia e le conseguenze sull’Italia
8. ItalAfrica: gli equilibri economici con un continente in crescita
9. La sostenibilità orienta gli italiani anche negli investimenti
10. Vita da singles

MERITO/OBBLIGO
Quale giustizia in una società del merito?
11. Temi etici: l’opinione degli italiani
12. La formazione degli insegnanti
13. La fortunata esperienza delle Università telematiche
14. PNRR e asili nido: un’operazione complessa, tra milestone e target, che ha rischiato di naufragare
15. La sfida dell’economia digitale in Italia: tra ritardi e opportunità
16. Senza dimora: povertà ed esclusione sociale in Italia
17. I passi della cosmetica verso un mondo più sostenibile
18. Back-shoring e friend-shoring: quale soluzione alla crisi delle catene di fornitura globali?
19. Social network e smartphone: una rivoluzione con effetti collaterali
20. Lasciare il mondo rendendolo un posto migliore. Innovazioni funerarie green e comportamenti di consumo emergenti

DIRITTI/DOVERI
Diritti e doveri nella legalità costituzionale ed internazionale
21. Istituzioni e cittadini: un patto in crisi
22. Politica e riforme: la sfiducia come paradigma del presente
23. Quote rosa: l’opinione degli italiani
24. La Rete e la falsificazione nel settore della Salute in Italia
25. Verso il superamento della medicina difensiva
26. Definizione liti, sanatorie cartelle, voluntary disclosure: condoni o pragmatismo?
27. Tutela della salute e autonomia regionale differenziata
28. I Minori Stranieri Non Accompagnati in Italia (MSNA): un’immigrazione trascurata
29. La genitorialità oggi: tra incudine e martello
30. Animali: un amore (im)possibile?

RESPONSABILITÀ/IRRESPONSABILITÀ
Quale responsabilità?
31. I consumi nelle famiglie italiane: più rinunce per i nuclei monoreddito
32. La propensione al consumo delle famiglie italiane: un confronto tra lo scenario pandemico e la ripresa. Analisi secondaria sui consumi proteici
33. Transizione energetica e nuove tecnologie
34. Il difficile rapporto tra fisco e calcio
35. La Scuola di Perfezionamento per le Forze di polizia: tra tradizione e innovazione
36. Il Comando Carabinieri per la tutela ambientale e la transizione ecologica
37. La delittuosità in Italia negli anni della pandemia
38. Catastrofi naturali e gestione del rischio in agricoltura: il valore del connubio tra pubblico e privato
39. La Continuità territoriale tra le Isole e il Continente. I collegamenti di Sardegna, Sicilia e Isole minori
40. Isole d’Italia e d’Europa: un patrimonio dimenticato

SICUREZZA/INSICUREZZA
La normalità dell’insicurezza
41. La Guardia di Finanza e la componente aeronavale
42. Tensioni e strategie dell’anarco-insurrezionalismo in Italia
43. Gli effetti della guerra in Ucraina sul prezzo del grano e le possibili conseguenze sui paesi più deboli
44. L’emigrazione da Russia e Ucraina ai tempi del conflitto
45. Sicurezza e rilevanza geopolitica dei cavi sottomarini della Penisola
46. Fotografia delle carceri italiane: focus sull’accesso del diritto alla salute negli Istituti penitenziari regionali
47. Covid-19 in Sardegna: le risposte delle Organizzazioni di Volontariato e degli Enti del Terzo Settore
48. Alimentazione del futuro
49. Gli italiani e le scelte alimentari
50. Pay digital: come la digitalizzazione sta cambiando il modo in cui paghiamo

OTIUM/NEGOTIUM
Il mercato del tempo 
51. Lavoro, tra equilibrismi e futuro incerto
52. L’agricoltura italiana come bene comune
53. DOP economy 4.0: i prodotti di Indicazione Geografica nell’era dell’Internet of Everywhere
54. I musei d’impresa in Italia
55. Integrazione e pari opportunità in azienda
56. Un ritratto dei giocatori italiani
57. Nomadismo digitale: tra modelli organizzativi flessibili e destagionalizzazione turistica, le nuove tendenze del lavoro post-pandemico
58. Le sfide della Pubblica amministrazione: questioni formative, di genere, transizione digitale e lavoro agile
59. Il tempo libero: un bene di lusso nella società moderna
60. OnlyFans. Il nuovo fenomeno del Web arriva anche in Italia

NOTE METODOLOGICHE

BIBLIOGRAFIA GENERALE

INDICE DEI NOMI

Rassegna

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