Antonio Baldassarre

Weimar

Un costituzionalismo in mezzo al guado

Cartaceo
32,30 34,00

La Costituzione di Weimar, il cui collasso ha aperto le porte alla barbara esperienza del nazismo, proprio a causa di ciò è stata travolta dal giudizio negativo ricadente su quell’evento, nonostante che fosse stata

La Costituzione di Weimar, il cui collasso ha aperto le porte alla barbara esperienza del nazismo, proprio a causa di ciò è stata travolta dal giudizio negativo ricadente su quell’evento, nonostante che fosse stata l’esempio storico più avanzato fino ad allora conosciuto di democrazia sociale e di Stato costituzionale e nonostante che avesse stimolato il più importante dibattito giuridico e politico occorso negli ultimi due secoli. A distanza di cento anni da quell’evento è emersa in Germania e in America un’ampia corrente di pensiero tesa a rivalutare quell’esperienza e a riconoscere che il dibattito allora sviluppatosi – sia nelle sue voci positive che in quelle critiche – è tuttora di grande importanza e di innegabile attualità. Attraverso una completa e originale analisi del pensiero dei principali protagonisti del tempo, l’autore cerca di mettere in luce le principali innovazioni allora proposte, che, sebbene oscurate da una cultura giuridica conservatrice, più orientata a battere le strade del tradizionale formalismo, mostrano che un approccio realistico, come quello allora praticato, appare essenziale per comprendere il senso storico delle attuali trasformazioni politiche e costituzionali.

Indice

Prefazione 9
Introduzione
«Una costituzione buona in tempi cattivi»? 13
1. La situazione storico-sociale della Germania del tempo 13
2. Una Costituzione democratica, ma non liberale,
e sostanzialmente «senza difesa» 15
3. La difficile convivenza tra principio «rappresentativo»
e principio «plebiscitario» 19
4. Un «dibattito sul metodo» aperto, facilitato da una
Costituzione «indecisa» 22
5. Schema del saggio 23
1. Il diritto prima di Weimar 25
1. Dal giusnaturalismo illuminista all’istituzionalismo
germanista 25
2. Il successo del positivismo giuridico dopo l’approvazione
della Costituzione del 1871 e l’unificazione nazionale
della Germania: le origini del «formalismo giuridico» 29
3. Il sistema dei diritti soggettivi pubblici di libertà
e la «teoria dei due lati» dello Stato di Georg Jellinek 34
2. Hugo Preuss, tra un’idea romantica del popolo
e il plebiscitarismo: l’incapacità di andare oltre
«lo Stato legislativo» 39
1. Stato del Popolo (Volksstaat) contro Stato autoritario
(Obrigkeitsstaat) 39
2. Preuss come antesignano del moderno pluralismo? 41
3. Il «popolo» (Volk) come unità consociativa totalitaria:
la «pari dignità» tra Parlamento e Presidente
della Repubblica e gli istituti plebiscitari 43
4. Redslob e il «vero» parlamentarismo: l’«Ersatzkaiser»
e la nascita del sistema semi-presidenziale 46
5. La morsa plebiscitaria sul Parlamento: il rapporto
diretto del Capo dello Stato con il popolo e il clash
delle legittimazioni 48
6. L’idea della «comunità internazionale» come
ordinamento a sé e l’inconcepibilità nel pensiero
di Preuss della categoria della sovranità 52
7. La degradazione della costituzione a legge
costituzionale e l’incapacità culturale di andare oltre
l’orizzonte dello «Stato legislativo» 55
3. Rudolf Smend :
il discusso iniziatore dello “Stato costituzionale” 61
1. Rudolf Smend: un giurista eterodosso
tra fenomenologia e protestantesimo 61
2. Una teologia politica luterana contro la teologia
cattolico-romana di Schmitt 66
3. La fenomenologia dialettica (T. Litt) e la difficile
convivenza tra ontologia e teologia: lo Stato
come processo spirituale vivente 71
4. Una “demi-théorie” giuridica dello Stato
(«integrazione») e la fortuna di un giurista visionario 76
5. Lo scontro dottrinale tra Kelsen e Smend: due oppositi
unilateralismi a confronto 82
6. Dalla “Staatslehre” alla “Verfassungslehre”: l’incerta
alba della costituzione (come norma fondamentale)
e della legittimità del potere sovrano 88
7. La teoria dei “diritti fondamentali”: all’origine del carattere
«duale» e multidimensionale dei diritti costituzionali 95
8. Smend e il problema della democrazia: un «pluralismo
moderato» entro una visione critica del razionalismo
illuminista 101
9. L’influenza del concetto di costituzione di Smend
sulla giurisprudenza costituzionale (caso Lüth)
e sulla dottrina tedesca attuale 107
4. Hermann Heller , in cammino verso lo “Stato costituzionale”:
la dialettica irrisolta tra diritto e potere nel doppio
concetto di costituzione 113
1. Un giurista militante in strenua difesa della democrazia
weimariana 113
2. La prassi sociale come intreccio dialettico di politica,
diritto ed etica: il metodo olistico di Hermann Heller 116
3. Il diritto come «scienza della realtà» e la critica
al giusnaturalismo, al giuspositivismo e all’organicismo 123
4. Lo Stato come «unità organizzata di decisione
e di azione» e il concetto del “politico” come dialettica
tra «molteplicità» e «unità» 128
5. La sovranità (statale) al di sotto della costituzione:
luci e ombre 134
6. Dallo «Stato-di-diritto liberale o borghese» allo «Statodi-
diritto sociale» 142
7. La democrazia politica e l’«omogeneità sociale»:
l’esigenza di una legittimazione reciproca tra le parti politiche 149
8. Legalità e legittimità, costituzione «positiva»
e costituzione «materiale»: le aporie della teoria
della costituzione di Heller 157
9. L’eredità dilapidata del pensiero di Heller e l’esigenza
del recupero del suo approccio al diritto costituzionale
(contraddizioni a parte) 166
5. Hans Kelsen, una teologia normativa :
il fondamento trascendentale («razionale»)
del positivismo giuridico 177
1. Hans Kelsen nel turbinio culturale della Vienna
dell’inizio del secolo XX e l’attrazione per il neokantismo
di Marburgo 177
2. Hermann Cohen: la «filosofia pura del diritto»
e l’ordinamento giuridico come sistema logico
di «dover essere» (Sollen) 182
3. Similitudini e differenze tra la «filosofia pura»
del diritto di Cohen e la «teoria pura del diritto» di Kelsen 193
4. Il diritto come logica (binaria): la critica alla «teoria
dei due lati» e il “mito” della neutralità della «forma».
Trascendentalismo e immanenza 199
5. Visione statica e visione dinamica dell’ordinamento
giuridico, norme condizionali e norme di competenza:
i paradossi della «costruzione a gradi» (Stufenbau) 205
6. Il puzzle della norma fondamentale (Grundnorm):
l’autocontraddittorietà del concetto e il fondamento
in-fondato del formalismo giuspositivista 212
7. La costituzione (positiva) degradata a legge
costituzionale e l’incapacità di Kelsen di concepire
lo «Stato costituzionale» 221
8. Il controllo di costituzionalità sulle leggi come giudizio
di legalità formale: verso un decisionismo giudiziale? 226
9. La democrazia «compromissoria» e il «relativismo
dei valori» come fondamento comune della teoria
politica e di quella giuridica: una critica 233
10. La lontananza della «teoria pura» dal «costituzionalismo
moderno»: il confinamento del «potere» e della «legittimità»
nelle sfere dell’etica e della politica 239
11. Kelsen «giurista del secolo»? Il successo di un giurista
decadente in un’epoca di decadenza del pensiero giuridico 245
6. Carl Schmitt: una teologia politica contro
la dissoluzione della politica ad opera dell’economia
e della tecnica 255
1. La poliedrica personalità di Carl Schmitt e la sua
avventura umana e politica a Weimar e durante il nazismo 255
2. La critica ai «dualismi» e l’unità tra politica e diritto
nell’«essere storico»: lo «stato d’eccezione» come
situazione-limite politico-giuridica 262
3. Decisionismo o istituzionalismo? La latenza della teoria
dell’«ordinamento concreto» e la sua distanza
dal concetto di «istituzione» di Maurice Hauriou 271
4. La «socializzazione» dello Stato e la «politicizzazione»
totale della società: dal diritto dello Stato (Staatsrecht)
al diritto costituzionale (Verfassungsrecht) 281
5. Il sovrano schmittiano tra immanenza e trascendenza:
la politica come conflitto estremo in nome di ideali identitari 287
6. La costituzione «positiva» come decisione fondamentale
sulla forma politica e la sua problematica
armonizzazione con il concetto del «sovrano» 295
7. «Identità» e «rappresentazione» come principi
della formazione dell’unità politica: alla ricerca
di una politica «forte» per contrastare la deriva
tecno-economica 303
8. Il testa-coda della teoria della costituzione in relazione
al «potere costituente» e alla legittimità della costituzione 311
9. Luci e ombre nelle critiche alla “Teologia Politica”
da parte di Karl Löwith e di Hans Blumenberg 319
10. Il fallito tentativo di Ernst Wolfgang Böckenförde vòlto
a “urbanizzare” il pensiero di Carl Schmitt in senso
liberal-conservatore 327
7. La lezione di Weimar :
un cammino interrotto da riprendere 337
1. Weimar: un’epoca di transizione, rimasta incompiuta 337
2. Il ritorno all’idea della divisione tra Stato (politico)
e «società civile» (impolitica) nella Germania liberaldemocratica
(E. Forsthoff, E.W. Böckenförde, P. Häberle) 343
3. L’attuale “momento Weimar” 351
Opere citate 355

Condividi