Gian Primo Cella, Vincenzo Fortunato

Operai nel Mezzogiorno

Cartaceo
13,30 14,00

In una fase in cui, a distanza di diversi anni, si torna finalmente a parlare di investimenti, di sviluppo industriale, di rilancio delle infrastrutture del Mezzogiorno, e forse di un rinnovato ruolo dello Stato,

In una fase in cui, a distanza di diversi anni, si torna finalmente a parlare di investimenti, di sviluppo industriale, di rilancio delle infrastrutture del Mezzogiorno, e forse di un rinnovato ruolo dello Stato, il libro propone una riflessione accurata sulla storia dell’industrializzazione del Sud negli ultimi cinquant’anni, dall’esperienza pionieristica dei poli industriali alle più recenti iniziative di sviluppo dal basso. L’attenzione si concentra sulle trasformazioni economiche e sociali legate alla sperimentazione della grande industria in aree tra loro spesso eterogenee ed alla sedimentazione della cultura industriale e sindacale in quei territori. In quest’ottica assume un’importanza fondamentale la figura dell’operaio che offre, proprio a partire da quelle esperienze, un contributo decisivo all’avvio della modernizzazione del Mezzogiorno, un’area vasta ed eterogenea che sembrava relegata in modo irrimediabile all’arretratezza delle produzioni agricole, alla debolezza delle istituzioni democratiche, all’evanescenza delle relazioni pluralistiche, all’impoverimento provocati dai lunghi decenni dei fenomeni migratori. L’analisi delle ricerche sociologiche condotte per quasi un cinquantennio sulle realtà operaie del Mezzogiorno, dimostra che nonostante le crisi e le ristrutturazioni, non mancano alcuni (sebbene pochi) segnali incoraggianti, che inducono qualche speranza nel futuro della produzione industriale al Sud e nello sviluppo delle aree meno vantaggiate del nostro Paese.