Vincenzo Saba

Il sindacato come associazione

Quattro saggi

Prefazione di Andrea Ciampani

Cartaceo
9,81 10,33

Nei saggi qui presentati il sindacato come associazione viene presentato alla luce di quello che Saba richiama come il“migliore canone interpretativo” della storia del movimento sindacale: quello elaborato da Mario Romani. Il“modello romaniano” proposto

Nei saggi qui presentati il sindacato come associazione viene presentato alla luce di quello che Saba richiama come il“migliore canone interpretativo” della storia del movimento sindacale: quello elaborato da Mario Romani. Il“modello romaniano” proposto da Saba nel primo saggio consente di rileggere l’affermarsi storico di numerose organizzazioni sindacali e di molteplici sindacalismi. Nello stesso tempo siamo posti nella condizione di cogliere tra i differenti caratteri e le distinte finalità, la natura propria del sindacalismo in relazione con lo sviluppo economico e gli istituti politici con i quali interagisce. Così i due lavori che affrontano il dibattito sul sindacato e sul diritto d’associazione nella Assemblea costituente illuminano le difficoltà odierne a percepire in Italia la libertà sindacale come frutto di una società libera e del libero organizzarsi dei lavoratori. E il saggio che analizza la storia delle relazioni industriali tra gli anni Cinquanta e Settanta diventa occasione per ripensare la più generale storia contemporanea intorno alla centralità dell’esperienza sindacale per la democrazia e la“civilizzazione” del Paese.

collana: Saggi, bic: KNXB2, 2001, pp 110
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isbn: 9788849801422