Carlo Di Lieto

Le risonanze dell’Illimite nella Quinta dimensione di Corrado Calabrò

Cartaceo
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Dopo le due monografie di taglio psicoanalitico: La donna e il mare. Gli archetipi della scrittura di Corrado Calabrò, Vallardi, 2016 e Corrado Calabrò e la “materia dei sogni”, Vallardi, 2018, nasce sotto buona

Dopo le due monografie di taglio psicoanalitico: La donna e il mare. Gli archetipi della scrittura di Corrado Calabrò, Vallardi, 2016 e Corrado Calabrò e la “materia dei sogni”, Vallardi, 2018, nasce sotto buona stella questa terza monografia: Le risonanze dell’Illimite nella Quinta dimensione di Corrado Calabrò. Questa terza indagine si è resa necessaria, per comprendere in modo radiale, la complessa e policentrica poesia di Calabrò, nel segno della Quinta dimensione. Nella direzione interpretativa dell’esegesi matteblanchiana, la logica inconscia trova una plausibile spiegazione, per poter disvelare il rapporto diadico io-altro da sé e la seduzione dell’immaginario nella complessa interazione poesia-scienza. Su due piani paralleli, l’intelaiatura della vita cosciente si misura con la misteriosa realtà dell’infinito, nel flusso ininterrotto dell’io e della visionarietà del sottosuolo psichico, determinando l’incantesimo dell’altrove, che convive come tensione dell’invisibile e dell’ignoto. In Appendice, la poesia in musica di Corrado Calabrò, già magistralmente interpretata da Achille Millo, Riccardo Cucciolla, Giancarlo Giannini, Walter Maestosi, Daniela Barra, Paola Pitagora, e presentata in teatro, in recitals-spettacoli in varie città in Italia e all’estero (Sidney, Melbourne, Varsavia, Parigi, Buenos Aires, Madrid, Montecarlo), viene affidata al pentagramma di Marcello Di Manna, per rendere ancora più percepibile la delicata sonorità e il ritmo del verso alato del poeta.