George Macaulay Trevelyan

La rivoluzione inglese del 1688-89

a cura di Gaetano Quagliariello

Cartaceo
14,25 15,00

Il regime rivoluzionario della Chiesa e dello Stato, che dobbiamo esaminare adesso, durò, con pochissimi mutamenti statutari, sino all’epoca della Riforma nel secolo XIX, e i suoi principi fondamentali fanno ancora da base alle

Il regime rivoluzionario della Chiesa e dello Stato, che dobbiamo esaminare adesso, durò, con pochissimi mutamenti statutari, sino all’epoca della Riforma nel secolo XIX, e i suoi principi fondamentali fanno ancora da base alle istituzioni democratiche e burocratiche sorte su di esso.

Questo saggio di George Macaulay Trevelyan è stato definito “un piccolo capolavoro”. L’opera ci viene riproposta oggi nella traduzione d’eccezione di Cesare Pavese. Trevelyan lo scrisse nel 1938, in occasione del duecentocinquantesimo anniversario della Glorious Revolution. Questa circostanza, e il suo intento celebrativo, sono indizi che ci aiutano a comprenderne il significato più rilevante e duraturo. Il testo, a tutti gli effetti, deve infatti considerarsi un pilastro della Whig interpretation of English history. Come tale, evidenzia le radici profonde del sistema politico inglese, così come esso si è tramandato fino ai nostri giorni. In particolare, spiega perché l’Inghilterra, nel passaggio dalle società oligarchiche a quella di massa, riuscì a preservare la persistente centralità del Parlamento, senza che la nascita dei moderni partiti potesse metterla in discussione.

Indice

Nota dell’editore
Introduzione
George Macaulay Trevelyan, la rivoluzione e la whiggery storiografica come religione civile di Gaetano Quagliariello
La rivoluzione inglese del 1688-89
Introduzione
Il regno di Carlo II
Il regno di Giacomo II
La rivoluzione
Il regime rivoluzionario
Stabilità e incremento del regime rivoluzionario
Il regime rivoluzionario in Scozia e in Irlanda
Conclusione
Bibliografia
Indice dei nomi

Eventi

Condividi