La guerra del Kosovo e la Questione balcanica

a cura di Pietro Orteco e Marcello Saija

Cartaceo
9,81 10,33

L’esplosione dei conflitti etnici nella penisola balcanica non è un fatto nuovo. La storia registra e spiega secoli di contrapposizioni politiche, economiche, culturalie religiose che hanno caratterizzato la difficile convivenza di quei popoli. È,

L’esplosione dei conflitti etnici nella penisola balcanica non è un fatto nuovo. La storia registra e spiega secoli di contrapposizioni politiche, economiche, culturalie religiose che hanno caratterizzato la difficile convivenza di quei popoli. È, tuttavia, innegabile che la cosiddetta “questione balcanica”, oggi, si configura in modo nettamente diverso dal passato. Quest'”oggi”, non è, naturalmente riferito a ciò che è accaduto ieri, ma è invece da mettere in relazione con la nuova realtà generata nell’ultimo decennio, dal cambiamento degli equilibri internazionali e dalla conseguente dissoluzione della Repubblica federale di Jugoslavia, che ha creato al Nord zone di relativa stabilità istituzionale ed al Sud, un diffuso malessere politico ed economico. Certo, come sempre nei Balcani, i problemi derivano dalla miscela esplosiva provocata dalle aspettative delle singole etnie più che mai coniugate con gli interessi degli Stati esteri; si ha tuttavia l’impressione che soprattutto questi ultimi, oggi, si configurino in modo molto diverso rispetto al passato e che anzi, soprattutto l’Occidente stenti a trovare una efficace linea di risoluzione dei problemi che nel corso del Novecento ha contribuito a creare. È questo il comune denominatore che lega i saggi raccolti in questo volume che tenta di proporre agli studiosi alcune chiavi di lettura per decodificare eventi, come il conflitto del Kosovo, o processi, come la difficile transizione in Montenegro e Macedonia.