Il «decennio inglese» 1806-1815 in Sicilia

Bilancio storiografico e prospettive di ricerca

a cura di Michela D’Angelo, Rosario Lentini, Marcello Saija

Cartaceo
22,80 24,00

1806-1815: dieci anni che incidono profondamente nella storia della Sicilia. Segnato dall’alleanza anglo-siciliana contro Napoleone e dall’arrivo di tanti soldati e mercanti inglesi nell’isola mediterranea, il Decennio inglese contribuisce a «modernizzare» vari aspetti della

1806-1815: dieci anni che incidono profondamente nella storia della Sicilia. Segnato dall’alleanza anglo-siciliana contro Napoleone e dall’arrivo di tanti soldati e mercanti inglesi nell’isola mediterranea, il Decennio inglese contribuisce a «modernizzare» vari aspetti della realtà siciliana: dalla sfera politico-istituzionale con il «laboratorio politico» in cui nasce la Costituzione siciliana del 1812 alle attività economiche, commerciali e finanziarie con l’inserimento dell’isola nell’orbita inglese durante il Blocco continentale, dal campo sociale alla vita culturale con stimolanti raffronti, dalle strutture difensive all’ambito religioso con proficui innesti. Il Decennio inglese in Sicilia non è solo una parentesi tra il riformismo settecentesco e la Restaurazione ottocentesca dei Borboni, ma ha i suoi echi nell’età del Risorgimento ed oltre, come mettono in luce le relazioni presentate al convegno promosso dalla Fondazione Whitaker per tracciarne una rilettura critica e proporre nuove prospettive di ricerca.