Ortensio Zecchino

La Costituzione di Ruggero II

Ariano (1140)

Prefazione di Emmanuele Francesco Maria Emanuele

Cartaceo
23,75 25,00

Intorno al regno fondato da Ruggero II nel Mezzogiorno d’Italia è cresciuta nei secoli l’attenzione della storiografia, attratta dalla novità costituita dal marcato centralismo monarchico. Il crescendo d’interesse,
nel primo Novecento, ha raggiunto l’apogeo nelle

Intorno al regno fondato da Ruggero II nel Mezzogiorno d’Italia è cresciuta nei secoli l’attenzione della storiografia, attratta dalla novità costituita dal marcato centralismo monarchico. Il crescendo d’interesse,
nel primo Novecento, ha raggiunto l’apogeo nelle trattazioni di Erich Caspar, Evelyn Jamison e Charles Homer Haskins (di quest’ultimo è l’affermazione: “Non è esagerato definire il regno di Ruggero e dei suoi
successori come il primo Stato moderno”). Incoronato nel 1130, Ruggero II, dopo aver sconfitto gli avversari interni in una lunga campagna militare, nel 1140, in un’assemblea di feudatari convocata in Ariano, promulgò solennemente la Costituzione del regno. Considerata uno dei primi esempi in Europa di legge scritta a valenza generale, dopo secoli di dominio del diritto consuetudinario, con essa fu affermata la maiestas regia, come fonte esclusiva d’ogni altro potere, e fu imposto un unico regime giuridico, che non pretese tuttavia di  annullare le normative particolaristiche proprie delle tante popolazioni del regno, diverse per etnia, religione e lingua. Nota dalla fine dell’800 con l’impropria denominazione di ‘Assise’, la Costituzione è pervenuta in manoscritti postumi privi d’ogni indicazione. Questa incerta tradizione testuale e la esiguità di altre fonti l’ha avvolta in non poche nebbie che quest’opera cerca di diradare.

Indice

Presentazione di Emmanuele Francesco Maria Emanuele 

Abbreviazioni

INTRODUZIONE 
Lex sine moribus? 
Il XII, “secolo giuridico” 

PARTE PRIMA
Le prime leggi del “primo stato moderno” 

I. Il nome. Un restauro per cancellare contraffazioni posteriori
1. Un invito ineludibile 
2. La tradizione antica 
3. La tradizione recente 
4. Assise/Costituzioni: il loro uso tra la fine del XII secolo e la prima metà del XIII 
5. Costituzioni o Costituzione? 

II. Opinioni contrastanti sulla Costituzione
1. Gli esaltatori 
2. I negazionisti e i riduzionisti 

III. La legittimazione del potere di dettare leggi
1. La legittimazione dei primi conquistatori: “Il possesso, per legge, non ha validità senza un principe” 
2. La legittimazione dal ‘sovrano pontefice’ 
3. La promotio regia e l’unzione sacra 
4. L’acquisita auctoritas iuris et legum

PARTE SECONDA
Il certo e l’incerto nella Costituzione di Ruggero II 

I. La tradizione dei testi
1. Il Liber Augustalis, l’editio princeps della Cronaca di Falcone Beneventano e le deduzioni di Agostino Inveges (1651) 
2. Il ritrovamento del manoscritto cassinese 
3. Il ritrovamento del manoscritto vaticano 
4. Le sette norme cassinesi non presenti nel manoscritto vaticano 
5. Il confronto tra il testo vaticano e quello cassinese 
6. Il manoscritto moscovita ritrovato da Burgmann 
7. La natura dei tre testi noti della Costituzione di Ruggero 
8. Una legislazione più ampia di quanto direttamente testimoniato 
9. Le edizioni a stampa 

II. La trasmissione della Costituzione di Ruggero II in età sveva
1. Una trasmissione travagliata 
2. Un intrico filologico in una norma sull’omicidio colposo 
3. Le norme vaticane recepite nella Costituzione di Federico II 
4. Le norme vaticane non recepite nella Costituzione di Federico II 
5. Norme attribuite a Ruggero in fonti della Costituzione di Federico II e non comprese nel manoscritto vaticano. Il caso della De administratione rerum ecclesiarum post mortem prelatorum (III,31)

III. Il dibattito otto-novecentesco
1. Le congetture di La Lumia 
2. Le argomentazioni di Capasso confermative delle deduzioni di Inveges 
3. La storiografia otto-novecentesca 

IV. Il negazionismo di Ménager
1. L’infortunio dell’annunciato ritrovamento di un terzo manoscritto 
2. Lo svilimento delle testimonianze di Falcone Beneventano e Romualdo Salernitano 
3. Una più attenta valutazione di queste due testimonianze 
4. Un mandato di Federico II: testimone della perdita dei testi della Costituzione rogeriana? 
5. La fantasiosa tesi della costruzione di testi falsi delle leggi di Ruggero da parte dei monaci cassinesi per compiacere Federico II 
6. Le conclusive tesi di Ménager 

V. Il confronto Pennington-Cortese
1. La datazione del ms. vaticano 
2. La vexata quaestio della conoscenza del diritto romano alla corte palermitana 
3. Il regime matrimoniale nella Costituzione di Ruggero come presunta prova di dipendenza dal diritto bizantino 
4. “Servo della gleba”, un’espressione di conio ‘bolognese’ nella Costituzione rogeriana 

VI. Tirando le somme: il certo e l’incerto nella Costituzione di Ruggero II
1. Il se 
2. Il quando 
3. Il dove 

VII. L’assemblea di Ariano del 1140
1. Le assemblee generali 
2. L’assemblea di Ariano del 1140 
3. L’assemblea di Silva Marca di Ariano del 1142 

PARTE TERZA
Specchio delle condizioni socio-politiche del Mezzogiorno 

I. Quale vita?
1. “Parole e cose” 
2. Le fonti 

II. La maiestas
1. Una monarchia teocratica e feudale 
2. Potere e terra 
3. Delitto di lesa maestà 
4. La struttura burocratica, longa manus del sovrano 

III. La Giustizia
1. Il diritto come instrumentum regni
2. “Sappiamo che Egli stesso è misericordia e giustizia”
3. I giustizieri e la loro competenza penale. La dibattuta questione della titolarità del c.d. mero imperio 
4. “Del giudice che dolosamente viola la legge” 

IV. La feudalità
1. Principes, comites, barones
2. Protofeudalesimo meridionale e sua ristrutturazione nella neonata monarchia 
3. Una feudalità tenuta a freno 
4. Una dibattuta disposizione sulla cavalleria 
5. Feuda sunt de publico… L’inalienabilità dei feudi 

V. La Chiesa
1. Le due spade 
2. La soggezione vassallatica del regno alla Chiesa 
3. La Chiesa del regno tra autonomia e soggezione 
4. I privilegi della Chiesa 
5. L’ordinazione sacerdotale degli ascrittizi e dei servi della gleba 

VI. La famiglia
1. Matrimonio 
2. Adulterio 
3. Successioni 

VII. L’individuo
1. Tra nuove libertà e nuove servitù 
2. Homo hominis mei… est homo meus. Il re dominus dominorum
3. La vendita di uomini liberi 
4. Servi fuggitivi 
5. I rifugiati 
6. Sostegno a donne e orfani

VIII. La salute pubblica
1. La professione medica 
2. Divieto di spaccio di stupefacenti 

IX. Diritto penale e processo
1. Delitti 
2. Pene 
3. Princìpi processuali 
4. Ordalie e duelli 

APPENDICE I 
I testi della costituzione
1. Edizione del cod. Vat. Lat. 8782,e traduzione italiana a fronte 
2. Edizione del cod. Cassinesee traduzione italiana a fronte 
3. Codex graecus 314 del Museo Storico Statale di Mosca, con a fronte le corrispondenti disposizioni vaticane 

APPENDICE II 
1. Fotoriproduzione del manoscritto vaticano 
2. Fotoriproduzione del manoscritto cassinese 
3. Fotoriproduzione del manoscritto moscovita 
4. Fotoriproduzione del diploma di Re Ruggero, emanato nella località Silva Marca di Ariano nel luglio 1142, con edizione del relativo testo 
5. Cartula securitatis del 1019 Edizione del testo greco, con traduzione latina e italiana a cura di E. Cuozzo 
6. Cartula concessionis di Ubberto, conte di Ariano (1047). Edizione del testo latino e traduzione italiana a cura di E. Cuozzo 

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