Giovanni Di Capua

Gianfranco Miglio

scienziato impolitico

Prefazione di Giancarlo Galli

Cartaceo
13,30 14,00

Il libro è la prima biografia ragionata e attentamente documentata di Gianfranco Miglio a cinque anni dalla scomparsa del politologo comasco. Studioso di fama internazionale, molto controverso (e, non raramente, incompreso) per le sue

Il libro è la prima biografia ragionata e attentamente documentata di Gianfranco Miglio a cinque anni dalla scomparsa del politologo comasco. Studioso di fama internazionale, molto controverso (e, non raramente, incompreso) per le sue teorie sullo Stato moderno che ponevano in discussione la validità dell’impianto costituzionale italiano del 1948, autore di una serie sconfinata di studi storici relativi al pensiero politico europeo degli ultimi secoli, Miglio insegnò per circa un cinquantennio all’università Cattolica di Milano. Richiamò più volte la classe generale del paese ad assumere decisioni, anche se impopolari, mirate a modernizzare l’Italia, consolidandola nel sistema europeo. Ebbe un breve, amaro incontro con la Lega e, verificata l’inconsistenza ideale di tale movimento, se ne distaccò quasi subito. Tentò in seguito di dare corpo all’antico suo sogno federalista, ma unitario, di un’Italia cantonale ma solidale, maturato nella fase declinante del fascismo. Fu anche senatore per tre legislature repubblicane, trovando, nella vita delle istituzioni reali, conferme ai suoi convincimenti che, tra politica e politologia, corre sempre una scarsa consonanza.